Tu sei qui: Eventi e SpettacoliChamber music in Ravello, stasera concerto per due pianoforti all'Art Center
Inserito da (redazionelda), venerdì 18 ottobre 2019 10:09:08
Stasera (venerdì 18 ottobre), al Ravello Art Center Lucia Veneziani e Davide Valluzzi proporranno al raffinato pubblico della Città della musica un concerto per due pianoforti. In programma musiche di Debussy, Rachmaninov, Tchaikovsky e Ravel. E' la danza il comune denominatore dei brani che si susseguiranno all'Art Center. Si comincia con Clair de Lune, terzo movimento dalla Suite Bergamasque.
Dal titolo possiamo ricavare alcune utili indicazioni riguardo alle peculiarità della composizione, in quanto il termine suite sta ad indicarci una forma strutturata come una serie di brani ispirati alle movenze di balli popolari o cortigiani, mentre con bergamasque ci si riferisce alla città di Bergamo ed al gusto locale delle maschere della commedia dell'arte. "Clair de lune", liberamente ispirato all'omonima poesia di Paul Verlain, è sicuramente una delle pagine più note dell'intera produzione musicale di Debussy. Si tratta di fama meritata: qui il clima settecentesco delle due pagine precedenti si dilegua e lascia il passo a sonorità magiche e incantate, che avvolgono l'ascoltatore in una specie di dimensione onirica. Ancora Debussy a seguire, con il Prélude a l'après midi d'un faune. Ispirato ad una poesia di Mallarmé, il preludio fu composto da Debussy tra il 1892 e il 1894 e doveva formare il primo pezzo di un trittico (Preludio-Interludio-Parafrasi finale). Rimase solo il Prélude che venne presentato in prima esecuzione il 22 dicembre 1894 alla "Sociétè Nationale" di Parigi sotto la direzione di Gustave Doret con un successo immediato.
Sarà poi la volta della Suite No.1 Op.5 "Fantaisie-tableaux" di Sergey Rachmaninov. L'opera, per due pianoforti, fu inizialmente intitolata dal musicista russo Fantaisie (Tableaux) perché, come spiegava in una sua lettera, consiste "di una serie di immagini musicali".
Il secondo tempo del concerto si apre con la suite op. 71a del famosissimo balletto di Pyotr Tchaikovsky, Lo Schiaccianoci.
Pubblicata da Jurgenson nel 1892 (un anno prima della morte dell'autore) la Suite, che originariamente impiega il medesimo organico del balletto, comprende l'Ouverture miniature, introduttiva dello Schiaccianoci, la Marche (tratta dalla seconda scena del prim'atto), cinque Danse charactérìstiques (espunte con diverso ordine dal Divertissement, n. 12 del II atto), infine la Valse des fleurs (che nel balletto corrisponde alla scena n. 13 del second'atto, primo quadro).
A conclusione del concerto la Rapsodia Spagnola di Maurice Ravel. L'autore considera la Spagna sua "seconda patria", non fosse altro che per essere nato a Ciboure, paese basco a pochi chilometri dal confine. Il pianoforte fu sempre al centro del metodo compositivo di Ravel, lo strumento su cui prendevano corpo le idee. Tutte le composizioni per grande orchestra ebbero su tastiera la prima forma e versione. Tutte tranne il Boléro, che subì un procedimento opposto e venne trascritta dalla stesura per orchestra. La Rapsodie espagnole non sfugge alla regola generale, la veste in cui appare in questo programma è la prima, l'originale con cui venne concepita e presentata al pubblico e all'edizione: due anni dopo seguirà l'orchestrazione.
Il calendario della prossima stagione concertistica, affidata alla direzione artistica di Antonio Porpora Anastasio è scaricabile da https://www.ravelloarts.org/Ravello_2020.pdf
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