Tu sei qui: Politica«Siamo gli unici contro il totalitarismo che si è instaurato in Italia», l’appello del salernitano Gaetano Russo a votare "Vita"
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 21 settembre 2022 16:08:56
Lo scorso luglio, all'indomani della crisi di Governo, è nato il partito "Vita", una nuova realtà politica con a capo Sara Cunial, già parlamentare indipendente, che racchiude gli attivisti che nel periodo del Covid si sono opposti allo stato emergenziale e al green pass obbligatorio.
Da Salerno arriva la candidatura di Gaetano Russo alla Camera dei Deputati, nel collegio plurinominale di Salerno e Avellino.
«Vita è l'alternativa al totalitarismo esistente in Italia. Vita è libera da ogni tipo di affiliazione e questo ne fa una forza credibile. I vecchi partiti ripetono ad ogni elezione più o meno sempre le stesse promesse che, evidentemente non sono in grado di mantenere», dichiara Russo.
Insegnante di Yoga e di Ortho-bionomy, esperto di Medicina olistica, Russo intende mettere la propria esperienza e il proprio patrimonio di conoscenza al servizio della comunità. Con un obiettivo ben chiaro: «La nostra priorità è il ripristino dei diritti costituzionali, sempre più spesso calpestati negli ultimi anni».
«Le vicende legate al Covid-19 - afferma il candidato salernitano di Vita - sono emblematiche: è stato realizzato un sistema proteso a creare un'emergenza più grave di quella che c'era nella realtà. Basta informarsi prendendo in esame gli studi che sono stati condotti da istituzioni autorevoli come le università di vari Paesi e pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche. La campagna vaccinale in Italia è stata portata avanti attraverso un sistema di imposizioni e sanzioni che, di fatto, ha privato i cittadini della possibilità di scelta. Si sono consumati dei veri e propri soprusi con l'obiettivo di rendere le persone dipendenti dalle scelte altrui. Per questo dico che occorre voltare immediatamente pagina e ripristinare quelle garanzie per i cittadini che ormai sono solo sulla carta».
Secondo Russo, «il regime che si è instaurato in nome dell'emergenza sanitaria è destinato a perpetuarsi, se non si capovolge questo sistema, in nome di nuove emergenze anch'esse fatte apparire come inevitabili, ma che inevitabili non sono».
E ancora: «Stiamo entrando in una guerra che non è uno scontro tra Russia e Ucraina ma è già una guerra mondiale perché è condizionata da interessi economici e commerciali su larga scala. Allo stesso modo, la crisi del gas che ci viene presentata non è ineluttabile. L'Italia ha le risorse, giacimenti individuati ma non sfruttati per motivi industriali. Occorre operare scelte davvero green prendendo esempio dai Paesi che hanno davvero investito in questo settore. Penso, ad esempio, alle automobili. Le vetture elettriche su cui ci stiamo concentrando non fanno altro che spostare il problema dell'inquinamento da una fase all'altra perché hanno bisogno di batterie che non si sa come e dove smaltire. In Oriente, invece, hanno cominciato a produrre le automobili a idrogeno che sono ad emissioni zero. Gli attuali costi elevati, per altro sovrapponibili a quelli delle prime auto elettriche, sarebbero abbattuti con una produzione su larga scala».
Russo si rivolge a quanti sono ancora incerti, soprattutto perché disorientati dinanzi a partiti che da anni recitano lo stesso copione e che, per questo, sono tentati dal non recarsi alle urne. «Rinunciare al diritto di esprimere il proprio voto è un grave errore. Unendo le forze, abbiamo l'opportunità di cambiare le cose. Chi partecipa, anche se la sua voce può apparire debole, ha una possibilità di farsi sentire, di vincere la propria battaglia. Chi non partecipa, ha già perso», chiosa.
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