Tu sei qui: PoliticaSanità, polemiche tra governo e opposizione su risorse stanziate in Manovra: medici e infermieri annunciano sciopero
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 26 ottobre 2024 16:40:26
La Manovra per il 2025, presentata dalla premier Giorgia Meloni, si propone di focalizzarsi su quattro priorità: lavoro, salari, famiglia e sanità, il tutto senza aumentare le tasse e mantenendo i conti pubblici in ordine. Secondo il governo, gli stanziamenti per la sanità saliranno da 134,1 miliardi a 136,5 miliardi nel prossimo anno, con previsioni di arrivare a 140,6 miliardi nel 2026. Meloni ha dichiarato: "Abbiamo destinato alla sanità un livello di risorse che mai nessun governo aveva destinato in precedenza."
Tuttavia, la reazione del settore sanitario non si è fatta attendere. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, aveva precedentemente annunciato un incremento di oltre tre miliardi, ma la reale allocazione di 1,3 miliardi ha suscitato forti preoccupazioni. Medici e infermieri, uniti dai sindacati di categoria, hanno indetto uno sciopero per il 20 novembre, evidenziando il malcontento per l'incertezza riguardo alle risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Filippo Anelli, presidente della Federazione degli ordini dei medici, ha espresso il suo disappunto: "Siamo testimoni del disagio che attraversa l'intera professione medica, oggi unita a difesa del SSN. L'incertezza sulle risorse e la mancanza di attenzione per la medicina territoriale, ritenuta centrale, sono elementi preoccupanti."
«Il testo della manovra purtroppo conferma i nostri timori: il governo Meloni ha deciso di dare un altro colpo al Servizio sanitario nazionale, riducendo il finanziamento rispetto agli annunci roboanti delle scorse settimane. Così si calpesta la sanità pubblica e non è un caso che i medici abbiano confermato lo sciopero nazionale. Con 1,3 miliardi non si raggiunge nemmeno la metà dei fondi necessari per tagliare le liste d'attesa e assumere nuovo personale sanitario. Scompare il piano straordinario per le nuove assunzioni. È una batosta clamorosa per il servizio sanitario nazionale», ha dichiarato la segretaria del PD, Elly Schlein.
Giuseppe Conte, leader del M5S, ha aggiunto: "Siamo al disastro della sanità. Se leggiamo il rapporto Gimbe vediamo che le misure annunciate non hanno risorse sufficienti. Siamo di fronte a un de-finanziamento che farà male soprattutto alla sanità pubblica. Dobbiamo pagare i nostri medici perché altrimenti vanno all'estero. Dobbiamo almeno raddoppiare l'indennità di specificità per chi lavora nei pronto soccorso. Oggi preferisco ritornare a casa se non sono in codice rosso perché ci sono persone che attendono due o addirittura tre giorni."
In risposta a queste critiche, Meloni ha sottolineato che il suo governo ha investito più di qualsiasi altro nella sanità italiana. Ha invitato l'opposizione a verificare le cifre "usando la calcolatrice": "Nel 2019, al governo c'era la sinistra, e il fondo sanitario nazionale ammontava a 114,5 miliardi. Nel 2025, con questa manovra, ci saranno 136,5 miliardi. Fate i conti!". Ha ulteriormente chiarito che per ogni cittadino, la spesa statale in sanità passerà da 1.919 euro a 2.317 euro, un aumento di quasi 400 euro a persona.
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