Tu sei qui: PoliticaPrivatizzazione di Poste Italiane, il deputato salernitano Franco Mari (AVS) boccia l'operazione del Governo
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 1 febbraio 2024 13:43:30
Poste Italiane ancora nel mirino del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Franco Mari.
Dopo ben due interpellanze, in Commissione Lavoro, per convincere il Governo ad includere quello dei portalettere tra i lavori usuranti, ora l'attenzione del parlamentare salernitano si concentra sull'annunciata privatizzazione della società, di cui lo Stato detiene quasi il 65% delle azioni.
Nel question time alla Camera, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha risposto a Mari confermando, di fatto, tutte le preoccupazioni espresse nell'interrogazione.
Stando a quanto dichiarato dal titolare del Mef, «se pure la quota pubblica dovesse andare sotto il 50%, cosa ormai certa, ciò non pregiudicherà il controllo dello Stato sulla società».
«Non è così», ha replicato al Ministro il deputato, secondo il quale «siamo evidentemente di fronte ad una vera e propria svendita, con rischi concreti per l'occupazione. Sono infatti ben 120mila i dipendenti di Poste Italiane e, proprio in queste ore, tutte le organizzazioni sindacali di categoria hanno lanciato una mobilitazione e iniziative di lotta per fermare la privatizzazione».
«Poste Italiane non è un'azienda qualsiasi - ha ricordato il parlamentare salernitano a Giorgetti - è, insieme al sistema sanitario, al sistema scolastico e al trasporto pubblico, una fondamentale infrastruttura sociale del nostro Paese. L'ufficio postale, infatti, è una presenza dello Stato anche in piccole frazioni dove non c'è la caserma dei carabinieri o l'ufficio decentrato del Comune. E la raccolta dei piccoli risparmi degli italiani viene fatta fisicamente negli uffici postali. C'è bisogno di fiducia per portare i soldi a qualcuno. E se quel qualcuno non è più lo Stato è facile che si riduca anche la fiducia. È una scelta miope - ha ribadito il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra - perché la dismissione del 20% di Poste potrebbe forse generare un incasso di 2,7 miliardi di euro, ma significherebbe perdere circa 260 milioni di euro annui di dividendi, con una perdita evidente e senza alcun vantaggio per la riduzione del debito pubblico. Ed è anche una scelta debole perché subalterna all'Europa, dove la premier Meloni aveva detto che non avrebbe fatto accordi al ribasso, battendo se necessario i pugni sul tavolo nell'interesse nazionale. Invece queste svendite sono proprio l'effetto del ripristino del Patto di Stabilità, accettato anche dall'Italia senza colpo ferire. E proprio per provare a evitare probabili sanzioni si avvia un piano di privatizzazioni che prevede la cessione di quote di Eni, Poste Italiane e persino Ferrovie dello Stato».
«Cos'altro possiamo aspettarci - ha chiesto Mari al ministro dell'Economia e delle Finanze - da una riduzione della presenza pubblica in società che operano in settori strategici come Enav, Enel, Eni e Leonardo, se non una ulteriore difficoltà per la nostra economia, anche a stare dentro la crisi delle maggiori economie europee. In pratica si smontano settori strategici, dopo aver già ceduto la rete telefonica, con la svendita di Tim a Kkr, e quella autostradale».
Mari, infine, ha accusato il Governo di affrontare le spese dello Stato «usando sempre i soliti strumenti. La fiscalità generale, sempre più iniqua grazie a condoni e flat tax; il debito pubblico, tanto pagheranno sempre i soliti noti, cioè i lavoratori dipendenti; la vendita del patrimonio pubblico, come in questo caso, sebbene abbia sempre prodotto risultati pessimi per l'occupazione e per la qualità dei servizi. Anche questo Governo, insomma, perfettamente in linea con i precedenti, si rifiuta di guardare all'unica possibilità che abbiamo, cioè la tassazione della ricchezza, il recupero dell'evasione fiscale e il ritorno degli extraprofitti nelle tasche delle famiglie che hanno pagato in questi anni più del dovuto, soprattutto per le forniture energetiche».
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 103724100
"I terrazzamenti della Costiera Amalfitana sono diventati patrimonio agricolo mondiale, e sono orgoglioso di questo riconoscimento della FAO. Il lavoro dell'uomo, intrecciato con la natura, genera paesaggi di straordinaria bellezza e valore universale. I limoni, gli uliveti, i vitigni, i muretti a secco...
Un nuovo, tragico femminicidio ha sconvolto nei giorni scorsi la Provincia di Salerno: Tina Sgarbini è stata uccisa, vittima di una violenza brutale che lascia sgomenti e pone ancora una volta l'attenzione sull'emergenza della violenza di genere. La UIL interviene con un comunicato congiunto in cui esprime...
"Siamo stati in piazza per illustrare le riforme che il Governo Meloni sta portando avanti, come promesso nel programma elettorale presentato agli italiani alle elezioni politiche del 2022. Ringrazio il sindaco Giuseppe Guida, l'assessore al bilancio Michele De Lucia, il portavoce cittadino di FdI Giuseppe...
"Costruiamo gli impianti di compostaggio e miglioriamo la differenziata: solo così garantiamo un futuro sostenibile alla Campania". È questa la proposta lanciata da Vincenzo Peretti, professore universitario e candidato al Consiglio Regionale della Campania con Alleanza Verdi e Sinistra, che affronta...
"Non conoscevo Tina Sgarbini. Malgrado abitasse a 4 km da me, malgrado il suo papà abbia lavorato per la stessa azienda per cui ha lavorato il mio, malgrado avesse solo qualche anno più di me. Non so nulla di lei se non che è stata strangolata o soffocata e che il suo compagno è in stato di fermo. Non...