Tu sei qui: PoliticaPraiano, illegittima la convocazione del primo Consiglio comunale senza Sindaco. Rinvio al 4 luglio
Inserito da (redazionelda), lunedì 29 giugno 2020 14:59:26
PRAIANO - Revocata la convocazione del Consiglio Comunale di Praiano, prevista per oggi, 29 giugno. La prima a firma del sindaco facente funzione Anna Maria Caso dopo la sospensione del primo cittadino Giovanni Di Martino, è stata annullata per difetto di forma. A sollevare l'incongruenza era stata al minoranza a Cinque stelle rappresentata da Fiorella Fusco, Diego Cuccurullo e Arturo Terminiello che aveva fatto notare come a firmare la convocazione sarebbe dovuto essere il consigliere anziano Raffaele Cuccurullo dal momento che la Caso non risulta componente il Consiglio Comunale (ha ricoperto la carica di vicesindaco e assessore esterno prima delle note vicende giudiziarie che hanno investito il sindaco Giovanni Di Martino).
La questione di illegittimità della convocazione era stata sollevata nella giornata di sabato scorso e ad essere notiziato era stato il Consiglio Comunale ed il Prefetto di Salerno. Nella tarda mattinata di oggi dal Comune di Praiano la comunicazione ufficiale della revoca della convocazione del Consiglio. La trattazione dei due argomenti all'ordine del giorno (l'affidamento dei servizi cimiteriali in house alla Miramare Service srl e la gestione associata di funzioni, servizi e interventi sociali e socio sanitari del Piano di Zona tra i comuni dell'Ambito S2) posticipata al 4 prossimo 4 luglio, attraverso un documento che porta la firma del consigliere anziano Raffaele Cuccurullo.
«Se non ci fossimo accorti della palese irregolarità di quell'atto, il Consiglio Comunale avrebbe approvato illegittimamente un provvedimento che prevede la gestione di un importante servizio pubblico da parte di un'azienda terza, esponendo il Comune a rischi di ricorso con le conseguenze e le ricadute del caso in termini economici, politici e legali - spiegano i Cinque Stelle -.
Quello che ci chiediamo è: se il presupposto della maggioranza, a seguito della sospensione di Giovanni Di Martino dalla carica di Sindaco, era quello di voler andare avanti anche senza il timoniere, se non sono capaci neanche di formulare un atto semplice come la convocazione di un consiglio comunale, come si comporteranno quando si troveranno a davanti situazioni ben più complesse?
La risposta non può essere che una: dimissioni, per il bene di tutti, per la tutela della cosa pubblica e per far sì che alla guida di Praiano ci sia un'Amministrazione comunale "normale" con un Primo Cittadino nel pieno dei suoi poteri».
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