Tu sei qui: PoliticaPiaccia o no, una maggioranza in Parlamento s’è formata
Inserito da (redazionelda), sabato 26 maggio 2018 14:22:57
Di Sigismondo Nastri
Un'idea sulla situazione politica, che rende complicato il varo del governo, me la son fatta. Può darsi che sia sbagliata - non sono un costituzionalista, mi esprimo da "uomo della strada" -, ma voglio esporla qui, dopo aver premesso che non parteggio per il M5S o la Lega - non ho votato né per l'uno né per l'altra -, e neppure per il Quirinale.
Piaccia o non piaccia, dopo i primi tentativi, puntualmente falliti (dar vita a un'alleanza tra Centro-destra e grillini, poi tra questi e il Pd o tra Centro-destra e Pd), una maggioranza in Parlamento s'è formata - M5S e Lega -, espressione del 55% di quanti il 4 marzo, da bravi cittadini, si sono recati alle urne. Discutibile quanto vogliamo, ma c'è. Con un programma trasformato addirittura in "contratto" tra le due parti, che possiamo definire populista, sovranista, o come vogliamo, ma che comunque fa riferimento a quel 55% dell'elettorato che ha scelto M5S e Lega. Che io sappia, un programma politico viene portato avanti da chi lo ha elaborato e se ne fa carico, non viene affidato per l'esecuzione a chi non lo condivide. È inimmaginabile che in quel governo trovino spazio personalità che non si riconoscono nel programma.
Ecco perché, a mio avviso, il presidente Mattarella non può imporre a Matteo Salvini e Luigi Di Maio, leader dei partiti che hanno la maggioranza alla Camera e al Senato, un ministro dell'Economia diverso da quello che hanno indicato. A meno che non giudichi Paolo Savona "indegno" di ricoprire la carica. Non bastano le divergenze sul ruolo dell'Italia in Europa. La linea politica di un governo non è espressa dal capo dello Stato, ma dai partiti che lo sostengono. Il potere della fiducia (o sfiducia) è prerogativa del parlamento.
Se il Presidente Mattarella ha dovuto conferire l'incarico di formare il governo al Professore Giuseppe Conte - sicuramente contro la sua volontà - è perché gli è stato "chiesto" con forza, addirittura con una procedura irrituale, da M5S e Lega. Non poteva decidere diversamente. Vale, secondo me, anche per la nomina dei ministri.
Mi chiedo se, allo stato delle cose, il Capo dello Stato se la sente di mandare tutto a scatafascio perché Paolo Savona ha una visione dell'Europa che non combacia con la sua o perché deve cedere alle pressioni - rese pubbliche dai media - dei poteri forti dell'Unione Europea. Si aprirebbe una campagna elettorale aspra, rissosa, forse anche violenta, capace di accentuare le divisioni tra gli italiani e di mettere in discussione, più di quanto avviene adesso, il ruolo stesso del Presidente della Repubblica quale "rappresentante dell'unità nazionale".
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 100816109
Botta e risposta tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, sul tema caldo della sanità regionale e, in particolare, sulla mancata uscita dal Piano di Rientro. Il governatore ha duramente attaccato il Governo e il Ministero della Salute,...
«Di fronte a una crisi umanitaria così grave, non c'è spazio per ambiguità o rinvii. La risoluzione che ho presentato e che è stata approvata in sede Osce riconosce il diritto del popolo palestinese a uno Stato sovrano e rilancia il principio dei due popoli, due Stati. Un passo concreto, che avrebbe...
Con un post carico di emozione e consapevolezza, Maria Citro, consigliera di minoranza del Comune di Minori, ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio comunale. La comunicazione è stata affidata alla pagina ufficiale del gruppo consiliare di opposizione "Le Formichelle - Un'altra Prospettiva", da...
"La venuta della Schlein in provincia di Salerno si è caratterizzata per l'assenza totale del PD di Salerno. Hanno disertato tutti: Governatore, Parlamentare, Consiglieri Regionali, Sindaci e dirigenti di partito di cui, sui social, campeggiavano foto al mare. Si vede che non sono adusi neanche a passare...
"Nella giornata di ieri a Minori presso l'Hotel Caporal si è riunito il coordinamento Costa d'Amalfi alla presenza del Presidente Provinciale Giuseppe Fabbricatore. Inizia così la fase di preparazione alle prossime elezioni regionali che il partito affronterà sul territorio con determinazione e slancio...