Tu sei qui: PoliticaMaiori: vicenda dehors divide opinione pubblica, la replica delle minoranze
Inserito da (redazionelda), domenica 6 agosto 2017 18:24:12
A Maiori la questione dehors ha tenuto banco per l'intera settimana spaccando in due l'opinione pubblica. Colpa del Comune che ha commesso una leggerezza concedendo le autorizzazioni all'occupazione di suolo pubblico senza avere la concessione del Genio Civile o delle minoranze che hanno denunciato l'anomalia alla Procura della Repubblica che ha ordinato il sequestro e lo smontaggio delle strutture? In città tutti o quasi hanno preso posizione dopo il botta e risosta al veleno tra maggioranza e opposizione. Il Vescovado ha fornito tutte le informazioni necessarie alla massima comprensione e, di seguito si pubblica, integralmente, l'ultima nota prodotta dalle minoranze Orizzonte - Civitas 2.0.
Al paese nostro chi ha responsabilità se le assume e se sbaglia chiede scusa. Nel paese di Capone invece, prova a scaricarle su qualcun altro speculando su comprensibili rabbie e meno comprensibile disinformazione.
Al netto delle chiacchiere il Sindaco, l'Amministrazione (per così dire) e il cosiddetto gruppo coeso (una piacevole novità) "rispettoso dei sacrifici altrui" dovrebbe rispondere ad alcune semplici domande.
E se ha dignità deve farlo in un incontro pubblico. Perché i fatti sono chiarissimi.
Già nel gennaio 2014, da oppositore, il Sindaco aveva votato contro il piano dehors anche per la complessità della procedura amministrativa. Lo ricorda o no?
Da due anni si discuteva il problema sulle concessioni col Genio Civile. Lo sapevate o no?
Ad agosto 2016 sono uscite le norme unificate sul piano stralcio idrogeologico? Lo sapevate o no?
Nel 2015, nel 2016, nel 2017, in Consiglio e fuori, ve ne abbiamo parlato e scritto. Sapete quante volte? Questo ve lo diciamo noi: QUINDICI.
Quanto correttamente sono stati informati gli operatori dei rischi per i loro soldi negli incontri tenutisi fino a marzo scorso con Sindaco, assessori vari e capo dello staff (o meglio, sindaco-ombra a tutela di un'ombra di sindaco)?
Gli avete spiegato che il "rischio d'impresa" eravate voi stessi e la vostra incapacità?
E perché, nonostante tutto, gli uffici hanno rilasciato una autorizzazione la cui illiceità era documentata agli atti dell'Ente, così determinando il sequestro a carico delle attività?
Alla fine della fiera, la Capone & Partners ha l'impudenza di dire che la minoranza non doveva fiatare e accettare il fatto compiuto.
Se il vostro "rinnovamento dell'amministrazione" passa attraverso la convinzione che vincendo le elezioni vi siete comprata Maiori per farne quello che vi garba, non avete capito niente.
L'aria che tira, e che continuerà a tirare per il (poco) tempo che vi resta, è che la legalità per il Comune non è e non sarà un optional. E nemmeno la competenza amministrativa. Per cui questa amministrazione da avanspettacolo bene farebbe, nell'interesse del paese, a togliere l'incomodo per non fare ulteriori danni.
Agli operatori: vi abbiamo sempre spiegato con chiarezza criticità e rischi dell'operazione. Perché noi non facciamo politica sulla pelle della gente. Diciamo la verità, e non abbiamo preoccupazioni a dire no quando è necessario. Avete scelto diversamente, legittimamente. E ci dispiace.
Adesso, da un lato vi auguriamo di cuore di ridurre il più possibile il danno provocato dalla superficiale arroganza dell'Amministrazione; dall'altro ci sentiamo di darvi un consiglio in amicizia: quando l'Amministrazione Capone vi garantisce che "non rimarrete mai soli", anziché promessa, consideratela una minaccia.
Ai maioresi: noi continueremo così, dialogando fin quando è possibile e sollecitando l'intelligenza delle persone, utilizzando poi ogni strumento lecito per contrastare la prepotenza e garantire il rispetto della legge e delle persone. La gran parte dei cittadini di Maiori vuole questo.
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