Tu sei qui: PoliticaMaiori, stavolta minoranze abbandonano il Consiglio comunale: «Al peggio non c’è mai fine»
Inserito da (redazionelda), martedì 28 maggio 2019 19:57:19
Ancora colpi di scena nell'aula consiliare del Comune di Maiori. Si è svolta questo pomeriggio l'assise cittadina per l'approvazione del bilancio consuntivo 2018 saltata giovedì sorso per il mancato raggiungimento del numero legale a causa dell'assenza dell'intero blocco di maggioranza. Un fatto inedito che aveva provocato le forti reazioni delle minoranze unite. Le stesse che oggi, dai banchi di Palazzo Mezzacapo, si sono opporti al confronto rifiutando il dibattito con il resto del Consiglio (tutti presenti). Enrico Califano, Valentino Fiorillo, Maria Teresa Laudano e Lucia Mammato hanno abbandonato l'aula dopo aver consegnato una nota che il segretario comunale ha provveduto a verbalizzare. Prima dell'uscita dalla sala, scintille tra il sindaco Antonio Capone e il consigliere Mammato, capogruppo di "Orizzonte", incaricata di leggere la nota dal titolo "Al peggio non c'è mai fine", non gradita al sindaco già dalle prime righe.
«Quello che abbiamo visto giovedì scorso qui non era mai accaduto - scrivono i consiglieri di minoranza - . Ci voleva l'amministrazione più penosa e sfacciata della storia politica di Maiori per arrivare all'attuale livello di miseria politica e morale: i sette residuati di maggioranza, Sindaco in testa, disertano la convocazione perché qualcuno di loro, in attesa probabilmente di incentivi alla partecipazione, non garantisce la presenza in Consiglio, minacciando in pratica la bocciatura del bilancio». Passaggio criptico ma nemmeno tanto, riferito con tutta probabilità a un consigliere che terrebbe in scacco la maggioranza che, lo ricordiamo, vanta un solo componente in più della minoranza unita (7 a 6).
«Tre mesi fa - prosegue la nota -, con l'uscita etico-politica dalla maggioranza di due Consiglieri è stato facile prevedere che l'ultimo anno di questa triste esperienza sarebbe stato segnato da continue "prove tecniche" di condizionamento individuale e da faraoniche stupidaggini con la testa alla campagna elettorale 2020 di gente che ha ormai perso il senso del reale».
Poi il riferimento al progetto del nuovo stadio comunale, annunciato dalle pagine del Vescovado: «Da ultimo, reso pubblico tre giorni fa dalla stampa locale, il caso inquietante del Responsabile dei Lavori Pubblici Roberto Di Martino che illustra in una cena privata l'inesistente progetto di un nuovo stadio da 5000 posti, sconosciuto a questo Consiglio, anticipando addirittura la disponibilità di un milione e settecentomila euro del Comune per un project financing.
Certo che due sindaci sono meglio di uno, soprattutto quando uno dei due privilegia la pratica penosa del galleggiamento a tutti i costi, ma almeno uno dei due dovrebbe avere la legittimazione della gente».
Terminate le polemiche sulla questione scuola, sembra non terminare il momento di confusione politica a Maiori: «La verità - conclude la nota - è che ogni persona con un comune senso del pudore dovrebbe prendere coscienza della situazione e fare la sua parte per mettervi fine.
Anche per questo, dopo lo squallore di giovedì scorso, oggi non parteciperemo alla discussione di bilancio: nel contesto che avete determinato, la maggioranza dei maioresi che noi rappresentiamo si sentirebbe umiliata se discutessimo con voi come se foste normali interlocutori politici e amministrativi.
Rendetevi conto che è una vergogna: una vergogna per voi, per chi vi ha votato, per questo Consiglio Comunale. Una vergogna per tutti».
>Leggi anche:
Maiori, Sindaco e Maggioranza non si presentano al Consiglio comunale. Minoranze su tutte le furie
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