Tu sei qui: PoliticaIl sindaco di Ravello denuncia cattiva gestione Piano di Zona. Il centrodestra cavese: «Una conferma delle nostre denunce»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 1 marzo 2025 11:53:37
«Il Comune di Cava de' Tirreni ha gestito malissimo gli ultimi 5 o 6 anni, tant'è che abbiamo residui ancora da spendere come il Fondo Povertà (4/5 milioni di euro) e tanti altri fondi che non sono stati intercettati. Questa situazione è vergognosa perché si tratta di non spendere soldi destinati alle persone più deboli e che più ne hanno bisogno».
Un giudizio duro, quello di Paolo Vuilleumier, sindaco di Ravello, che presiede l'Azienda Speciale Consortile per i Servizi Socio Sanitari Cava-Costa d'Amalfi (A.S.C.C.C.A.). Le sue parole, pronunciate durante il Consiglio comunale di Ravello del 28 febbraio, evidenziano uno scontro interno al centrosinistra sulla gestione del Piano di Zona.
Al centro della controversia, la nascita della nuova Azienda Consortile che sostituirà il vecchio Piano di Zona S2.
«Le parole pronunciate durante il Consiglio comunale di Ravello riunitosi ieri evidenziano, ancora una volta, lo scontro che si sta consumando all'interno di quello schieramento politico, con l'aggravante che tutto questo avviene sulla pelle dei cittadini e, in particolare, delle fasce più fragili della popolazione», dichiara, in una nota congiunta, il Centrodestra Cavese (Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Siamo Cavesi, Le Frazioni al Centro), che da tempo denuncia la cattiva gestione del Piano di Zona sotto la guida dell'Amministrazione Servalli.
«Le accuse di Vuilleumier sono anche la conferma delle cose che noi del centrodestra cavese stiamo ripetendo in questi anni - sottolineano gli esponenti dell'opposizione - Il Piano di Zona, a guida Servalli, non è stato in grado di operare in maniera incisiva a favore delle fasce deboli della popolazione e non ha portato loro aiuti o vantaggi concreti. La gestione voluta da Cava de' Tirreni come Comune capofila non è stata per nulla apprezzata dagli altri Comuni dell'ambito territoriale, che imputano al sindaco Servalli e alle persone da lui chiamate a gestire il Piano di Zona scelte e atti gravissimi».
Il centrodestra precisa che le responsabilità non ricadono sui dipendenti comunali: «Di questi atti non possono certo essere ritenuti responsabili i dipendenti comunali, molti dei quali assunti part-time, che fanno quotidianamente i salti mortali per assicurare i servizi, dovendo sobbarcarsi un lavoro extra a causa delle note carenze di organico».
«La sciatteria al limite del disinteresse che ha caratterizzato l'operato dell'Amministrazione cavese, piena espressione del Pd, in ambito cittadino - valga per tutte la gravissima vicenda degli ammanchi nelle casse del Comune - ha avuto ripercussioni negative anche in un contesto territoriale più vasto», denunciano ancora le forze di centrodestra. «E, per di più, in un settore delicatissimo come quello delle politiche sociali. Alle forze politiche che saranno chiamate a guidare il Comune di Cava in futuro toccherà non solo ricostruire dalle macerie lasciate da Servalli, dal Pd e da quanti in questi anni lo hanno sostenuto e continuano a farlo, ma anche lavorare per restituire all'immagine della Città la dignità che merita».
(Foto: Leopoldo De Luise)
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