Il Vescovado Costiera Amalfitana

«La Giornata del Mare e della Cultura Marinara rappresenta ogni anno un appuntamento fondamentale nel percorso di consapevolezza dell'importanza del mare per la nostra società, quale risorsa imprescindibile, fonte di cultura ed elemento di identità nazionale». Così il deputato e sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, in occasione della celebrazione dell'11 aprile, giornata dedicata al patrimonio marittimo italiano.

«Oggi — prosegue Ferrante — anche attraverso gli occhi del legislatore europeo, guardiamo con senso di responsabilità al patrimonio che rappresenta il mare: per questo è nostro dovere riconoscere lo straordinario ruolo di quanti, come le 11mila donne e uomini della nostra Guardia Costiera, sono impegnati ogni giorno a proteggerlo, custodendo da 160 anni cultura e memoria».

In questa giornata di riflessione e gratitudine, Ferrante ha voluto ricordare anche una figura emblematica: il Primo Luogotenente della Guardia Costiera Sebastiano Auriemma, venuto a mancare prematuramente proprio alla vigilia della ricorrenza. «Uno degli angeli del mare — ha detto il sottosegretario — che per tutta la vita ha protetto il mare, e che continuerà a solcare le onde della nostra gratitudine».

Lo scorso 3 aprile, in occasione del Summit nazionale sul Turismo Sostenibile tenutosi ad Amalfi, Ferrante ha fatto visita all'Ufficio Locale Marittimo, dove è stato accolto dal luogotenente Achille Giordano, insieme al collega Sandro Desiderio, titolare dell'Ufficio Marittimo di Maiori.

«È stato un momento di confronto e conoscenza che ho particolarmente apprezzato — ha raccontato Ferrante — in cui ho potuto portare la vicinanza del Ministero al personale di quell'Ufficio, uno dei tanti presìdi di sicurezza e legalità della Guardia Costiera che operano sulle nostre coste. A loro, le donne e gli uomini di quella piccola e laboriosa realtà marittima, ho voluto testimoniare la mia stima per l'impegno quotidiano al servizio della collettività e per la passione con cui svolgono il proprio dovere».