Tu sei qui: PoliticaFurore, sui tuffi "cancellati" parla ex sindaco Ferraioli: «C’è chi imita lo struzzo nascondendo testa sotto la sabbia»
Inserito da (redazionelda), venerdì 26 luglio 2019 09:07:14
A Furore la vicenda Marmeetig sta generando un mare di polemiche. La manifestazione internazionale di tuffi dalle grandi altezze dopo trent'anni non si svolgerà a Furore. Il neosindaco di Furore Giovanni Milo, in carica dal 27 maggio scorso, si dice esente da ogni responsabilità precisando che dall'organizzazione non ha mai ricevuto nessuna richiesta. Ci pensa l'ex sindaco Raffaele Ferraioli, che con l'organizzatore della manifestazione Oreste Verese negli anni ha portato in alto il nome di Furore e della Costiera nel mondo grazie alla High Diving Championship che sul trampolino del Fiordo ha portato i più importanti tuffatori da grandi altezze del mondo.
Ferraioli svela che in una delle ultime sedute di giunta comunale, i suoi due assessori, Dino Di Gennaro e Anna Maria Fusco, bocciarono la proposta organizzativa dell'evento inoltrata da Varese. Gli stessi assessori, già pronti per le nuove elezioni, hanno composto la lista di Milo (la Fusco oggi è vicesindaco). Una cancellazione che sembra avere una chiara paternità politica, evidentemente condivisa dall'attuale primo cittadino. Segue nota integrale a firma di Ferraioli.
Egregio Direttore,
mi è sembrato doveroso fornire a Lei e a tutti i cittadini interessati alcune precisazioni relative al mancato svolgimento dell'evento in oggetto, notoriamente in programma per il primo fine settimana di Luglio, ormai abbondantemente trascorsa.
I fatti inoppugnabili sono questi:
- la proposta del signor Oreste Varese, pervenuta al Comune di Furore - Sindaco il sottoscritto- è stata sottoposta all'esame della Giunta Comunale nel corso di una delle sue ultime sedute ed è stata respinta con il mio voto favorevole e i due voti contrari degli assessori già candidati in pectore nella lista avversaria;
- i due assessori che l'hanno bocciata corrispondono ai nomi di Dino Di Gennaro e di Anna Maria Fusco;
- il Di Gennaro ricopriva la carica di mio Vice Sindaco all'epoca; candidato poi a Consigliere Comunale nella lista dell'attuale Sindaco non è stato eletto; pochi giorni fa è stato nominato Presidente della Pro loco con un rito molto familistico:
- la Fusco, invece, è risultata la prima eletta e si è meritata la carica di Assessore - Vice Sindaco in carica;
- entrambi si sono dichiarati "delusi" (vedi verbale riportato nella deliberazione pubblicata all'Albo Pretorio on line come per legge); questo fa capire in quale ambiente è nata e si è sviluppata l'avversione verso i tuffi al Fiordo;
- in questa stessa congerie si è tentata qualche ulteriore giustificazione sul fatto che il Fiordo era e tuttora è inagibile; si dimentica che l'anno scorso, pure in vigenza di tale ordinanza, l'evento si è svolto lo stesso, avendo cura di impedire l'afflusso di pubblico sul solo arenile posto in area a rischio; questo si doveva e poteva fare anche quest'anno;
- la stessa Giunta ha omesso di presentare richiesta di finanziamento per detto evento e ha puntato sul Palio delle Botti; la relativa deliberazione è pubblicata all'Albo e tutti possono leggerla.
La sottrazione di una diretta RAI e di tutta la copiosa rassegna stampa prodotta da Marmeeting ha un valore enorme e si tradurrà in un danno di notevole entità per tutti gli operatori turistici.
L'entusiasmo del collega di Maiori di fronte all'ipotesi di trasferimento dell'evento nel suo Comune parla da sola. E c'è chi ciancia di falsa rappresentazione della realtà e imita lo struzzo: nasconde la testa sotto la sabbia!
Aspettiamo di conoscere quali sono le iniziative atte a evitare la cancellazione dell'importante evento dal nostro "cartellone" e che s'intende fare per non perdere finanche il Premio di Giornalismo tradizionalmente programmato per ottobre.
A disposizione per eventuali, ulteriori chiarimenti, saluto cordialmente.
Raffaele Ferraioli
>Leggi anche:
Marmeeting 2019, Furore dice no dopo trent'anni. Comune di Maiori disponibile a ospitare l’evento
Furore, no ai tuffi. Sindaco Milo: «Dall'organizzazione mai nessuna richiesta»
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