Tu sei qui: PoliticaFondazione Ravello nel caos: commissario Naddeo si congeda, Sindaco convocherà CdI
Inserito da (redazionelda), domenica 26 luglio 2015 17:33:00
"Un grazie a tutti i collaboratori del Ravello Festival e Fondazione. I capi passano le persone in gamba come voi rimangono. Tenete duro".
Affida a un tweet, quello che sembra essere un messaggio di congedo Antonio Naddeo, il commissario straordinario della Fondazione Ravello nominato dalla Regione Campania il 17 marzo scorso e decaduto venerdì 24 luglio per effetto dell'ordinanza emessa dal Tar di Salerno.
Naddeo dedica il suo messaggio alla squadra dell'Ente che da venerdì vive una situazione di incertezza. Perché mai come ora la Fondazione Ravello non ha una guida. E per questo si attende i conoscere quali saranno le strategie che i tre soci fondatori vorranno adottare per garantire una nuova governance all'organismo impegnato nell'organizzazione del Festival.
In una nota di ieri i consiglieri di maggioranza e ricorrenti Giuseppe Canfora, Antonio Bottiglieri, Genoveffa Tortora, Giuseppe Liuccio, Giampaolo Schiavo e Lelio della Pietra hanno annunciato di voler chiedere al sindaco Paolo Vuilleumier, presidente dimessosi, «di assumere con urgenza ogni iniziativa volta a una nuova riunione del Consiglio, in vista di quella "rapida ricostituzione degli organi ordinari" che, come evidenziato dal giudice amministrativo, la Regione ha perseguito con le parole e clamorosamente disatteso nei fatti. E ciò affinché finalmente possano operare d'intesa tutti i soci fondatori».
Dunque il sindaco potrebbe convocare il Cdi, ne avrebbe facoltà per quanto stabilito dall'ordinanza del Tar attraverso un chiaro passaggio, in considerazione che tutti gli atti che hanno portato al commissariamento sono illegittimi.
Secondo Amalfitano, deus ex machina della Fondazione Ravello, colui che finora ha dettato le strategie, non starà certo a guardare. Con ogni probabilità, come suggerito dall'avvocato Salvatore Di Martino (non più azzeccagarbugli), per Tar, sull'argomento, ci potrebbe essere il difetto di giurisdizione. Di Martino è convinto che a decidere in merito sarebbe stato competente il Tribunale Civile Ordinario, sulla scorta di alcune sentenze pregresse.
Dunque non è da escludere che Naddeo possa ricorrere, personalmente, per questo motivo.
Ma la quasi totalità della giurisprudenza ha stabilito che se si chiede alla Regione di attivare la vigilanza e questa non viene attivata,, la giurisdizione è del giudice ordinario. Ma quando la vigilanza è esercitata, la giurisdizione appartiene al Tar.
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