Tu sei qui: PoliticaDe Masi: «Di Maio? Caso unico al mondo: è passato da avere zero lavori a 4»
Inserito da (redazionelda), giovedì 17 gennaio 2019 13:57:04
l lavoro per come lo conosciamo sparirà entro il 2054: questa è stata la recente previsione fatta da Davide Casaleggio sulle pagine de Il Corriere della Sera. Oggi, dalle pagine de Il Giornale, a commentare quelle parole giunge il sociologo Domenico De Masi, già presidente della Fondazione Ravello ed ex punto di riferimento dei pentastellati in tema welfare. De Masi fa ipotesi a più breve termine rispetto a quelle di Casaleggio, al quale lancia anche qualche frecciata:
«Io che studio questi temi, faccio previsioni che si fermano ai prossimi anni. Lui si spinge addirittura al 2054. Mah. Prima di parlare bisogna andare sul campo. Io non smetto di andarci. [...] Per conoscere occorre studiare. Casaleggio che basi ha? A quali ricerche si riferisce?»
Negli anni passati, De Masi aveva parlato di "reddito di cittadinanza", ma rispetto a quello voluto dal governo gialloverde ha le idee chiare:
«Ma quale reddito di cittadinanza? Questo è un reddito per i poveri non per i lavoratori [...] Questo reddito non c'entra nulla con la disoccupazione [...] Il reddito di cittadinanza che sta per essere varato non è altro che il Rei introdotto dal governo Gentiloni».
Il sociologo, che in passato era stato vicino al Movimento 5 Stelle, non sembra soddisfatto da questa nuova misura di Welfare e, anzi, mette in guardia dagli effetti negativi che potrebbe avere al Sud.
«Conoscete i disoccupati meridionali? Faranno altri lavori. Il disoccupato meridionale è un artista. Non sta mai fermo [...] E poi che deve fare con 300 euro di reddito di cittadinanza. Fa ridere [...] Quota 100 per le pensioni? Ma chi vuole andare in pensione a 65 anni? Posso capire i minatori, ma a 65 anni la mente è attiva».
Insomma, a De Masi il governo gialloverde sembra proprio non piacere. Lo studioso, infatti, arriva a sottolineare "l'inadeguatezza" della preparazione e della pregressa esperienza dei membri dell'esecutivo: «In questo governo nessuno ha mai fatto il mestiere che oggi è chiamato a fare [...] Di Maio è un caso unico al mondo. Un uomo che a 32 anni è passato da non avere un lavoro ad averne quattro: vicepremier, due ministeri e capo politico».
Infine, il sociologo usa una metafora eloquente per definire il lavoro portato avanti dai due vicepremier: «Di Maio e Salvini vanno avanti per prove ed errori. Stanno facendo stage. Ma con l'Italia».
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