Tu sei qui: Politica"C’era una volta la cortesia istituzionale", Mansi risponde a Di Martino: «Bastava una telefonata...»
Inserito da (redazionelda), giovedì 30 maggio 2019 15:06:28
Non tarda ad arrivare la replica del presidente della Comunità Montana dei Lattari, nonchè sindaco di Scala Luigi Mansi, all'ammonizione a mezzo stampa del sindaco di Ravello Salvatore Di Martino circa la mancata pulitura delle erbacce lungo i bordi della strada ex regionale 373 Ravello-Castiglione.
In una nota trasmessa ieri alla nostra redazione, Di Martino, preoccupato per la situazione di degrado estetico dell'asse viario, lamentava il mancato intervento della Comunità Montana.
Nella sua risposta titolata «C'era una volta la "cortesia istituzionale"» Mansi ritiene poco cortese il "rimprovero" a mezzo stampa criticando il garbo istituzionale del suo omologo dirimpettaio.
«Non è mia prassi, utilizzare certi "mezzi" per comunicare con i miei colleghi, ma, ahimè mi trovo costretto a farlo. Questa vuole essere, quindi, una risposta di cortesia istituzionale ad interlocutori che, in luogo di una dialettica diretta, prediligono affidarsi al clamore mediatico! - esordisce Mansi in una nota trasmessa alla nostra Redazione - In qualità di Presidente della Comunità Montana Monti Lattari sono stato palesemente accusato di "inadempienza" e nella concomitante veste di Sindaco di Scala, il comune più antico della Divina Costiera Amalfitana, sono stato accusato di "sciatteria". Tutto ciò è davvero inaccettabile. Questi i chiarimenti che, tranquillamente, avrei potuto dare in una pacifica telefonata tra colleghi dirimpettai».
Mansi spiega di non aver mai ricevuto le note del sindaco di Ravello.
«Iniziando dal primo di essi, inerente un mancato riscontro ad una richiesta scritta inoltrata alla Comunità Montana, per sollecitare un intervento di taglio delle erbe spontanee a ridosso della tratta viaria Castiglione Ravello (già, s.s. 373) e dell'altrettanta tratta Ravello Chiunzi, gli Uffici dell'Ente montano, a loro volta sollecitati dal sottoscritto, mi precisano, con documenti alla mano, che la nota ravellese non è mai pervenuta al protocollo tramontino, poiché la transizione in atto, proprio in quelle giornate, del nuovo sistema di rilevazione elettronica della corrispondenza ne impediva l'indirizzo al nuovo recapito elettronico. Di tanto il sistema elettronico ne dava contezza anche all'indirizzo del mittente, mediante automatico avviso».
Poi il presidente approfondisce l'aspetto tecnico della questione.
«Venendo al secondo dei chiarimenti cui sono indotto, sempre dall'articolo in commento, mi preme altrettanto precisare che a tutt'oggi il richiamato [dal Sindaco] accordo di collaborazione con l'Amministrazione provinciale non è stato sottoscritto per l'anno 2019. Nella presente circostanza si fa, tuttavia, presente, onde evitare ulteriori incomprensioni in futuro, che sono stati già da tempo informati sia il Presidente della Provincia di Salerno e sia il competente dirigente, ing. Ranesi, circa l'impraticabilità di assolvere la reclamata pulizia per i tratti viari non ricadenti nei Comuni inclusi nel perimetro della Comunità Montana, che per la precisione sono esclusivamente: Agerola, Casola, Corbara, Lettere, Sant'Egidio del Monte Albino, Scala, Pimonte e Tramonti».
Il sindaco di Scala si dice sempre disponibile a ogni tipo di confronto specie se istituzionale.
«Penso che quanto qui riportato sia più che sufficiente a chiarire come siano andati i fatti ed a documentare il comportamento avuto dal sottoscritto, informato sempre al rispetto dei rappresentanti delle Istituzioni, come avvenuto, in passato, proprio con il sindaco di Ravello nel decorso mese di gennaio, quando riceveva dalla Comunità Montana immediata e puntuale risposta scritta ad una sua richiesta sulla tratta viaria provinciale - chiusa al transito - della SP1.
A conclusione di quanto ampiamente descritto, col solo ed unico scopo di far conoscere la verità ai cittadini della Costiera Amalfitana ed agli utenti di Facebook riguardo certe "affrettate" conclusioni, anticipo che non ho nessuna intenzione di intraprendere un "botta e risposta" attraverso post sui social».
«Il mio telefono è sempre acceso, anche di notte, la porta del mio ufficio è sempre aperta e la mia disponibilità, cordialità e cortesia non sono mai venute meno» ha chiosato il presidente della Comunità Montana.
Inevitabilmente la questione è destinata a determinare un raffreddamento dei rapporti istituzionali tra i comuni di Ravello e Scala.
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