Tu sei qui: PoliticaAzienda consortile Cava-Costa d'Amalfi, il Sindaco di Atrani: «Si rispetti la legge regionale»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 26 giugno 2025 13:21:21
In un momento particolarmente delicato per il futuro dell'Azienda Speciale Consortile Cava-Costa d'Amalfi (ASCCCA), il sindaco di Atrani Michele Siravo ha ritenuto necessario fare chiarezza su alcuni aspetti fondamentali emersi nel dibattito pubblico degli ultimi giorni. In particolare, alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate dall'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cava de' Tirreni, Giovanni Del Vecchio, il Comune di Atrani ritiene doveroso precisare la corretta interpretazione normativa relativa alla nomina del Direttore Generale e riaffermare con forza la necessità di tutelare la piena continuità dei servizi del Piano di Zona, a salvaguardia dei diritti delle fasce più fragili della popolazione.
Di seguito il testo integrale.
CHIARIMENTI SULLA DISCIPLINA DEL DIRETTORE GENERALE DELL'ASCCCA E TUTELA DELLA CONTINUITÀ DEI SERVIZI DEL PIANO DI ZONA
In risposta alle recenti dichiarazioni pubbliche dell'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cava de' Tirreni, Avv. Del Vecchio, si rende necessario fornire un quadro chiaro e inequivocabile su due aspetti fondamentali per l'operatività dell'Azienda Speciale Consortile Cava-Costa d'Amalfi (ASCCCA) e per i diritti dei cittadini: la disciplina relativa alla nomina del Direttore Generale e la necessaria continuità dei servizi del Piano di Zona.
Si ribadisce con fermezza che la normativa di riferimento per la nomina del Direttore Generale degli Ambiti Sociali è esclusivamente quella regionale. La Legge Regionale Campania n. 11/2007, come modificata dalla L.R. n. 13/2024, all'articolo 23, commi 4-bis e 4-ter, stabilisce chiaramente l'obbligo di attingere dall'Elenco Regionale dei Direttori e Coordinatori degli Ambiti Sociali.
Questa prescrizione non è facoltativa ma vincolante, come ulteriormente confermato dalla nota ufficiale della Direzione Generale Politiche Sociali della Regione Campania del 5 marzo scorso, di cui si è acquisita copia. Ogni interpretazione difforme da tale dettato normativo espone l'ASCCCA a rilevanti sanzioni amministrative, a contenziosi legali e a false aspettative, compromettendo l'avvio e la stabilità operativa dell'Azienda. I principi di trasparenza e legalità devono costituire la base imprescindibile di ogni azione istituzionale.
Per quanto riguarda la paventata, infondata e strumentale, interruzione dei servizi sociali ai cittadini, ribadiamo con chiarezza che i servizi non potranno, e soprattutto non dovranno, subire interruzioni e la loro erogazione non può in alcun modo essere subordinata all'approvazione dello statuto aziendale o alla ratifica dell'atto costitutivo dell'ASCCCA. Il Piano di Zona è operativo: con Delibera n. 1 del 28 gennaio 2025, è stato già avviato un processo di rafforzamento e qualificazione dell'Ufficio di Piano. L'attuazione tempestiva di tale provvedimento è ora essenziale per assicurare efficacia e tempestività nell'erogazione; per tale ragione è stata richiesta la convocazione immediata del Tavolo di Coordinamento del Piano di Zona, al fine di pianificare e programmare con urgenza le attività e garantire il pieno funzionamento dei servizi sociali sul territorio in attesa che si concretizzi il passaggio all'ASCCCA.
Si sottolinea, in questo senso, l'inaccettabile stasi dei 5 milioni di euro del Fondo Povertà, risorse già disponibili e strategiche. È doveroso che tali fondi vengano immediatamente attivati per fornire risposte concrete e tangibili a famiglie, anziani e persone con disabilità in situazione di fragilità. Il mancato utilizzo di tali somme in un contesto di bisogno rappresenta una grave responsabilità istituzionale.
Si intende infine ribadire che non vi è alcuna volontà di ostacolare l'istituzione dell'ASCCCA, nella quale si ripone piena fiducia, bensì la ferma intenzione di garantirne un avvio realmente efficace, sostenibile e pienamente conforme alla legge. È un impegno comune lavorare affinché l'Azienda possa partire su basi solide, nel pieno rispetto delle normative vigenti e con una governance effettivamente operativa. Evitare un'attivazione frettolosa e priva dei necessari presupposti costituisce, oggi, un atto di responsabilità da cui non si può derogare: verso le istituzioni, verso la qualità dei servizi e, soprattutto, nei confronti delle persone più fragili che dipendono da questi.
Si allegano note del Comune di Atrani del 24 giugno e della Direzione Generale Politiche Sociali della Regione Campania del 5 marzo 2025
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