Tu sei qui: PoliticaAtrani, polemiche su reperimento fondi post alluvione. Replica della maggioranza
Inserito da (redazionelda), sabato 10 ottobre 2015 07:33:47
«Non credevamo che una semplice comunicazione alla popolazione dell'imminente inizio dei lavori di riqualificazione e delle conseguenti disposizioni da adottare, con l'invito ad avere pazienza, tutt'altro che autocelebrativo, avrebbe suscitato una risposta così carica di polemica e di rancore. Evidentemente qualcuno ha la coda di paglia!» Attraverso un manifesto pubblico, il gruppo di maggioranza "Atrani Futura", guidato dal sindaco Luciano de Rosa Laderchi, replica all'intervento dell'ex sindaco Nicola Carrano (manifesto anche il quel caso ripreso dal Vescovado) circa la paternità e gli forzi messi in campo per il reperimento dei fondi post alluvione. Di seguito, per una più completa informazione, proponiamo testo integrale del manifesto.
«A questo punto sarebbe facile, per noi, chiedere come mai, a gennaio 2014 (Carrano imperante), pur in corso di gara per l'affidamento dei lavori, ed ancor prima (sempre Carrano imperante), nessuna autorizzazione agli Enti competenti fosse stata richiesta. E' stata l'attuale Amministrazione che, appena eletta, intervenendo dapprima presso l'Arcadis e sostituendosi successivamente ad essa, ha acquisito tutti i pareri necessari, superando diverse difficoltà e consentendo finalmente l'aggiudicazione definitiva dei lavori (31 luglio 2015).
Qualcuno dovrebbe spiegare come mai nell'opuscolo "Atrani, lavori in corso", distribuito a febbraio 2014 (Carrano imperante) in tutte le case di Atrani, si afferma, per quanto riguarda il parcheggio, che "... a seguito dell'esito positivo della Conferenza dei Servizi in corso, seguirà la pubblicazione della gara di appalto dei lavori". Eppure la Conferenza dei Servizi si è tenuta a gennaio 2015 e con esito oltretutto negativo! "Ma mi faccia il piacere..." gli avrebbe detto Totò. E... potremmo continuare, ma sarebbe tempo perso.
Noi, senza risentimenti, vogliamo tranquillizzare gli ex amministratori di "Insieme per Atrani" (almeno quanti si riconoscono nel manifesto affisso), anche per evitare di lasciarli nuovamente "scioccati": non è (e non è stata dall'inizio) nostra intenzione appropriarci dei risultati raggiunti "grazie ad un impegno costante, tenace e silenzioso (soprattutto silenzioso)" da loro profuso: staremmo ancora a girarci i pollici o a pettinar bambole! Vogliamo pure, sommessamente, ricordare loro che non c'è stato un colpo di stato, supportato da rissa, sputi e avvelenamenti, ma siamo stati democraticamente eletti dai cittadini di Atrani per governare il Paese, anche se loro, per "continuità di competenza", avrebbero preferito altri scenari.
Diciamola tutta: noi siamo nati con la camicia! Loro, poverini, a sgobbare per anni, a provarci dalla mattina alla sera, al chiuso di una stanza, a rimetterci pure soldi.... Niente, la sfortuna più nera! Arriviamo noi e, tra un aperitivo e l'altro, con "in testa solo scopi personali", facciamo.... bingo! E giù soldi a palate: accelerazione della spesa, "Borgo Atrani", Arcadis...... Già, dimenticavamo, i burocratici impicci: progetto preliminare, progetto definitivo, progetto esecutivo, studio di fattibilità, conferenza dei servizi, autorizzazioni, commissione paesaggistica, il parco dei monti Lattari, la Soprintendenza, l'Autorità di bacino, regole, procedure e quant'altro. Troppa roba; meglio una stretta di mano a tavola, da buoni amici, davanti ad un bel piatto fumante ed un bicchiere di vino! E meno male che hanno fatto in modo che quanto avviato non potesse essere fermato. Sì, è vero, indietro non si torna! Atrani merita ben altro!»
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