Il Vescovado Costiera Amalfitana

Con una missiva indirizzata al sindaco Michele Siravo e protocollata lo scorso 19 giugno, Luciano De Rosa Laderchi ha rassegnato le proprie «dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore e, di conseguenza, di Vicesindaco», restituendo tutte le deleghe assegnategli con decorrenza immediata.

Nel documento, l'ex primo cittadino di Atrani, che ha guidato il Comune per due mandati consecutivi, motiva la propria scelta con parole chiare e nette:
«Le motivazioni che mi inducono a ciò muovono dal convincimento, che si è venuto rafforzando man mano in questo primo anno di Consiliatura, di essere assolutamente inadeguato rispetto ad un modo di amministrare che tende sempre di più a mettere in secondo piano, se non addirittura a subordinare, l'azione quotidiana nei confronti di un "fare politica" di Partito che per me è incomprensibile e assolutamente non accettabile».

Con una comunicazione, inviata alla nostra redazione, De Rosa Laderchi ribadisce e approfondisce le sue motivazioni:
«Le motivazioni sono rappresentate dalla "metamorfosi" (Atrani è il paese delle metamorfosi...) che l'attuale maggioranza, nata dalla convergenza di due liste civiche, sta subendo (o ha già subito?) trasformandosi in lista di Partito. Scelta, questa, legittima ma che naturalmente non posso assecondare, oltre che per il mio vissuto politico, anche perché temo che ciò possa portare a mettere in secondo piano, se non addirittura a subordinare, l'azione quotidiana nei confronti di un "fare politica" di Partito che per me è incomprensibile e assolutamente non accettabile».

Non mancano parole di apprezzamento per l'attuale sindaco Siravo:«Condivido ad oggi le scelte rappresentate dal Sindaco Michele Siravo sulle problematiche che attengono la Miramare e l'Azienda consortile (che evidenziano la profonda conoscenza di Siravo in materia amministrativa) ma ciò non deve essere utilizzato per creare "schieramenti politici" (come a volte si ha l'impressione) ma deve servire a creare le giuste e legittime condizioni affinché la Costa d'Amalfi, unitariamente, possa andare avanti nelle politiche sociali e nella raccolta e smaltimento dei rifiuti».