Tu sei qui: PoliticaAtrani, caso Conservatorio Santa Rosalia: quale futuro per l’Istituto?
Inserito da (redazionelda), lunedì 13 luglio 2020 16:58:49
Un patrimonio identitario, storico e culturale di trecento anni lasciato morire quasi con rassegnazione. Stiamo parlando del Conservatorio di Santa Rosalia di Atrani, uno degli ultimi Istituti Pubblici di Educazione Femminile ancora presenti in Campania fondato nel 1682 dall'Università di Atrani e dai notabili del borgo.
L'Istituto, che doveva provvedere all'avvio della vita monastica delle figlie e dei parenti dei fondatori oltre che all'educazione delle fanciulle povere o orfane del paese, si trova in condizioni di totale degrado strutturale, oltre a non assolvere più a nessuna delle sue funzioni a causa dell'incuria e dell'abbandono da oltre un decennio. Per evitare il totale decadimento dello stesso, il Comune di Atrani ha inviato una lettera aperta al Ministero dell'Istruzione, al Consiglio dei Ministri, al Ministero per la Pubblica Amministrazione, al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati, al Presidente della Regione Campania e all'Ufficio Scolastico Regionale. Ad oggi, infatti, l'Istituto è posto sotto la diretta dipendenza del Ministero dell'Istruzione e già in passato il Comune ha provato ad aprire un canale di comunicazione con l'Ente Scolastico Regionale per la Campania senza però risultati concreti. E così come il Conservatorio di Santa Rosalia stanno morendo anche tutti gli altri immobili in possesso dell'Ente Conservatorio.
Si tratta di circa 45 immobili derivati da lasciti e donazioni di benefattori; immobili ad uso abitativo e non, la cui locazione ad abitanti del posto ha contribuito in maniera importante a consolidare il perso dell'Ente. Ci sono però vari aspetti poco chiari che continuano ad accompagnare la gestione economica e funzionale dell'Ente: la sede storica è in condizioni di totale abbandono e degrado con alcuni immobili fatiscenti; sembra che ci sia personale organico nonostante la funzione educativa sia del tutto smarrita, i bilanci sono introvabili e gli atti non vengono pubblicati sul sito del Conservatorio. Non si conosce poi se il patrimonio si stato inventariato e, infine, molti cittadini di Atrani si lamentano riguardo recenti assegnazioni in locazione di immobili che sarebbero avvenuti senza evidenza pubblica. Il Comune lamenta infine anche la mancanza richiesta di accesso agi atti, un recente pignoramento di circa 75 mila euro effettuato nei confronti del Conservatorio, e il mancato pagamento di tributi locali nei confronti dello stesso ente comune. Inoltre, ma non per ultimo, tutti i debiti dell'Ente Conservatorio potrebbero avere effetti negativi anche sugli immobili attualmente locati, dal momento che qualcuno che vanta dei crediti potrebbe pignorare anche un immobile che attualmente è in locazione ad un cittadino di Atrani. Si spera che il buonsenso e la lungimiranza consentano di trovare un'unione di intenti e finalmente restituire al territorio una risorsa che, se ben gestita, potrà offrire al borgo enormi chance di sviluppo, mai come adesso necessaria. L'Amministrazione Comunale ha chiesto un incontro urgente per discutere sul futuro della gestione, recupero e tutela e valorizzazione della struttura.
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