Tu sei qui: Politica30mila stagionali in tutta la Campania: da Regione pressing su Governo a tutela dei lavoratori
Inserito da (redazionelda), venerdì 8 aprile 2016 08:50:40
I lavoratori stagionali vogliono lavorare. Questo il primo punto del lungo elenco di proposte e azioni da dover mettere in campo a tutela dei lavoratori stagionali, presentato all'Assessore regionale al lavoro della regione Campania, Sonia Palmeri, al termine dell'ampio e partecipato corteo dello scorso 18 marzo, organizzato dal sindacato di base CUB.
I lavoratori stagionali, uniti, organizzati e propositivi, rappresentati da esponenti di tutte le realtà produttive del settore turistico della Campania, da Capri a Ischia, dalla Penisola sorrentina alla Costiera amalfitana, hanno partecipato all'audizione della terza commissione, mercoledi 6 aprile scorso, presso la regione Campania, presieduta dal presidente Marrazzo e cui hanno preso parte, oltre a diversi consiglieri, espressione di diverse forze politiche, l'assessore Palmeri e il neo assessore regionale al Turismo Matera.
In maniera netta e decisa, analizzata la situazione di progressivo e lento impoverimento, i lavoratori presenti in delegazione hanno sviluppato un ragionamento che di fatto ha trovato il consenso, per ora solo verbale, di maggioranza e opposizione.
La Campania è la seconda realtà territoriale per numero di domande di disoccupazione presentate, circa 30mila (senza tener conto di Procida e la Costa cilentana), nonostante il numero più basso di abitanti rispetto ad altre regioni italiane.
Con questi numeri, per lo stupore dei politici presenti, a conferma della disinformazione su questioni cosi delicate e importanti, i lavoratori hanno dimostrato il pericolo sociale imminente, che si materializzerà al termine della stagione lavorativa.
Il nocciolo della questione, ancora una volta, è il sussidio di disoccupazione, regolamentato sotto il nome di Naspi, la nuova assicurazione sociale voluta dal governo all'interno del Jobs Act che, sostituendo le vecchie Aspi e miniAspi, di fatto dimezza le mensilità di sussidio percepite dai lavoratori stagionali ricorrenti.
Ad oggi, in regione Campania, il periodo di lavoro nel settore turistico per i più fortunati è di sei mesi (la stagione), cui si aggiungono, per effetto della Naspi, solo tre mensilità di retribuzione, lasciando privi di ogni forma di reddito migliaia di famiglie almeno per tre mesi l'anno, con ovvie conseguenze.
Preso atto del problema, gli stagionali hanno sottolineato l'importanza delle professionalità di tale settore, evidenziando che esse rientrano a pieno titolo nel tanto decantato "made in Italy". Con la Naspi queste professionalità andranno a perdersi.
Nell'attesa di serie politiche di destagionalizzazione, di cui si discute da sempre, le forze politiche si sono rese disponibili ad approvare un ordine del giorno, della giunta o anche della terza commissione, che sia di sostegno alle mobilitazioni dei lavoratori stagionali. E' stato fatto notare, inoltre, che all'XI commissione della Camera dei Deputati, a firma del deputato PD, Tiziano Arlotti, lo scorso 30 marzo è stata depositata la risoluzione numero 7-00952 che prevede l'opportunità di stralciare la Naspi. Nell'immediato la risoluzione Arlotti chiede un intervento normativo che proroghi per il 2016 il meccanismo di calcolo della Naspi per i lavoratori stagionali.
Su questo specifico punto in particolare l'assessore al lavoro ha mostrato la sua disponibilità ad esercitare pressione sul governo affinché, a partire da tale risoluzione, si possa giungere a una positiva definizione della vicenda, scongiurandone un tragico epilogo.
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