Il Vescovado Costiera Amalfitana

Ha gettato l'ancora tra Amalfi e Atrani nel pomeriggio di oggi, mercoledì 2 luglio, lo yacht Yas, uno dei più grandi e spettacolari superyacht al mondo. Impossibile non notarlo: slanciato, futuristico, con le sue linee delfiniformi e la grandiosa vetrata curva, Yas è una vera e propria meraviglia dell'ingegneria navale e del design.

Costruito dal cantiere Abu Dhabi MAR su progetto del prestigioso studio francese Pierrejean Design Studio, Yas è lungo ben 141 metri e largo solo 15, un'imbarcazione che coniuga slancio militare e comfort da mille e una notte. A conferma delle sue origini, lo scafo in acciaio deriva da una fregata della marina olandese varata nel 1978 col nome di HNLMS Piet Hein. La trasformazione è avvenuta nel 2011, culminando nel 2013 con la consegna al suo armatore.

Oggi lo yacht è di proprietà dello sceicco Hamdan bin Zayed bin Sultan Al Nahyan, membro della famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti e fratellastro dell'attuale presidente degli Emirati, Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Il refitting, completato in Germania nel 2021, ha reso Yas una vera e propria reggia galleggiante.

Yas può ospitare fino a 60 ospiti in ambienti lussuosi curati da Greenline Yacht Interiors, e naviga con un equipaggio di 56 membri. Le dotazioni includono una suite armatoriale con cupola in vetro, una piscina con idromassaggio e cascatella a poppa, un eliporto sul ponte superiore e interni ultra moderni pensati per offrire un'esperienza impareggiabile in termini di comfort e stile.

Sotto il profilo tecnico, è spinto da due motori MTU diesel da 10.500 cavalli ciascuno, per una potenza complessiva di 21.000 hp, che garantisce una velocità di crociera di 22 nodi e punte massime di 26. Un'imbarcazione che non solo incanta alla vista, ma garantisce anche prestazioni di livello assoluto.

Con la sua presenza tra le acque di Amalfi e Atrani, Yas regala alla Costiera un tocco di fascino orientale e glamour internazionale, attirando gli sguardi e i sogni di residenti e turisti.

(foto copyright Giovanni Proto per Il Vescovado)