Il Vescovado Costiera Amalfitana

Positano compie un passo decisivo verso l'accessibilità e l'inclusione. Martedì 17 giugno, nella sala consiliare "Andrea Milano", sarà presentato ufficialmente alla cittadinanza il Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), uno strumento fondamentale per rendere la città più vivibile e accogliente per tutti, a partire da chi affronta quotidianamente difficoltà motorie, sensoriali o cognitive.

Il progetto, frutto di un lungo e articolato percorso, è stato realizzato grazie al lavoro sinergico dell'amministrazione comunale, con il supporto del consigliere Antonino Di Leva, dell'Ufficio Lavori Pubblici guidato dall'ingegnere Raffaele Fata e di un team di professionisti coordinati dall'architetto Antonio Oliviero.

"È un momento importante per la nostra comunità", ha dichiarato il sindaco Giuseppe Guida, "perché questo piano rappresenta un impegno mantenuto, un segnale concreto di attenzione verso chi ogni giorno affronta difficoltà nella mobilità e nella fruizione degli spazi pubblici."

Il PEBA non si limita a un approccio tecnico, ma rappresenta un progetto dal forte valore umano e sociale. Si propone di rimuovere gli ostacoli che ancora oggi impediscono a molte persone di vivere pienamente la città, soprattutto in un contesto urbanistico complesso come quello di Positano.

"Sarà un percorso lungo di adeguamento e innovazione," ha aggiunto il sindaco, "una sfida ambiziosa per Positano, città da tutti definita 'verticale', ma sicuramente avvincente e giusta. Con il piano di abbattimento delle barriere architettoniche abbiamo tracciato la strada del futuro, un faro a cui tutti dovranno orientarsi."

Il PEBA è pensato per tutti: non solo per chi convive con disabilità fisiche, ma anche per chi ha esigenze legate a disabilità sensoriali o cognitive. L'obiettivo è chiaro: trasformare Positano in una città realmente accessibile, più civile, capace di accogliere ogni cittadino e ogni visitatore.

Una scelta di civiltà che guarda avanti, con l'ambizione di costruire una comunità più equa, solidale e aperta.