Il Vescovado Costiera Amalfitana

Un provvedimento disciplinare inflitto a un autista di Busitalia Campania, dipendente del Gruppo Ferrovie dello Stato, per aver aderito a un invito urgente a donare il sangue, ha scatenato l'indignazione delle principali sigle sindacali del settore trasporti.

Secondo quanto riferito dalle segreterie provinciali di FILT CGIL, FIT CISL, FAISA CISAL e UGL FNA, il lavoratore, donatore periodico e in possesso di regolare certificazione AVIS, avrebbe comunicato con largo anticipo la sua assenza. Nonostante ciò, l'azienda avrebbe deciso di applicare una decurtazione salariale di due ore, motivandola come sanzione disciplinare.

«In una società in cui la solidarietà e il senso civico dovrebbero essere premiati, incentivati e tutelati, esistono realtà che, invece di riconoscerne il valore, scelgono la punizione, scoraggiando così gesti nobili di altruismo e impegno sociale», ha dichiarato Diego Corace, segretario FIT CISL.

I sindacati ricordano che la Legge 584/1967, la Legge 219/2005 e il Decreto Ministeriale del 18 novembre 2010 tutelano il lavoratore donatore, garantendogli una giornata intera di permesso retribuito senza penalizzazioni economiche, anche in caso di inidoneità temporanea. Il diritto è inoltre coperto dall'INPS.

«Siamo di fronte a un atto ingiustificabile e profondamente lesivo non solo dei diritti del lavoratore, ma anche dei valori di solidarietà civile che la nostra società dovrebbe promuovere e tutelare», si legge nel comunicato unitario.
«Colpire chi compie un gesto altruistico è un'offesa alla coscienza collettiva, oltre che una violazione delle norme e della dignità del lavoro».

Considerando che Busitalia Campania è attualmente candidata alla gestione del Lotto 1, un appalto da oltre 28 milioni di chilometri e 1.300 lavoratori coinvolti, osservano i sindacati, «un'azienda che aspira a essere punto di riferimento nel trasporto pubblico deve dimostrare rispetto e non repressione».

I sindacati annunciano che si riservano ogni azione utile a tutela del lavoratore e chiedono un immediato ripensamento dell'azienda. «Invitiamo le istituzioni, i cittadini e tutte le parti sociali a riflettere sull'importanza della donazione di sangue e a garantire il rispetto delle normative vigenti, affinché chi compie un gesto di solidarietà non venga penalizzato, ma tutelato», conclude la nota congiunta.

(Foto: Maria Abate)