Il Vescovado Costiera Amalfitana

È stato presentato anche a Salerno il calendario storico dell'Arma dei Carabinieri per il 2025, un'edizione che pone al centro il tema cruciale dei rapporti tra Carabinieri e giovani.
Un argomento che, come ha dichiarato il colonnello Filippo Melchiorre, comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno, "è all'ordine del giorno", e che quest'anno è rappresentato anche da un suggestivo scatto di Atrani, borgo incantato della Costiera Amalfitana, inserito nel calendario da tavolo.

Nella sede di via Raffaele Mauri, Melchiorre ha illustrato come il nuovo calendario diventi un mezzo per raccontare le esperienze quotidiane dei Carabinieri nelle comunità italiane e, in particolare, nei contesti giovanili. "Attraverso racconti di vita quotidiana scritti da Maurizio De Giovanni - ha spiegato - emerge il ruolo di ascolto e prevenzione che i comandanti di stazione svolgono quotidianamente. Le problematiche che affrontiamo sono molteplici: dalla violenza di genere al bullismo, passando per la solitudine che può portare all'abuso di sostanze". Un panorama che riflette le difficoltà e i bisogni delle nuove generazioni, spesso in cerca di punti di riferimento e ascolto.

Il comandante ha ricordato come l'Arma, per rispondere a queste esigenze, abbia sviluppato da anni il progetto "Cultura della legalità", con incontri periodici nelle scuole della provincia di Salerno. Un'opportunità di dialogo e prevenzione, dove i Carabinieri si fanno vicini ai giovani, ascoltandone le istanze e cercando di rispondere con azioni concrete. "Questo calendario - ha sottolineato Melchiorre - ci insegna che bisogna parlare e ascoltare: solo attraverso il confronto possiamo trasmettere i valori fondamentali alle nuove generazioni".

Pur riconoscendo che in provincia la situazione richiede attenzione, il comandante ha voluto rassicurare: "Non ritengo che sia allarmante, perché vedo tanti giovani impegnati in attività positive".

A rappresentare simbolicamente il legame stretto tra i Carabinieri e i territori, lo scatto di Atrani diventa un'immagine di speranza e bellezza, espressione di un legame profondo tra il borgo e i valori di legalità e sicurezza che l'Arma promuove.