Il Vescovado Costiera Amalfitana

Un freddo risveglio questa mattina nella città della musica, dove ieri sera un improvviso malore ha strappato alla vita l'anima buona di Pantaleone Di Palma, all'età di soli 61 anni.

Classe 1961, Pantaleone è conosciuto e amato da tutti a Ravello, limpida e sincera espressione di quella ravellesità d'altri tempi. Con la sua opera ha contribuito a rendere il nostro territorio il luogo che tutto il mondo ci invidia, per bellezza, storia, riti e tradizioni.

A darne il triste annuncio la moglie Rosaria, i figli Raffaele e Carmen, il fratello e la sorella, i cognati, i nipoti e i parenti tutti.

Toccante il ricordo di Filippo Amato che ha affidato alla sua pagina Facebook un accorato messaggio di cordoglio che traccia perfettamente il profilo del grande uomo che Pantaleone è stato: "In questa fredda serata te ne sei andato, così, in punta di piedi, in modo silenzioso. Ti ho conosciuto in chiesa, nel Duomo, un omone alto e possente, con dei manoni grandi quanto alla mia testa, delle mani da buon artigiano qual eri. Facevi parte, in primis, del gruppo dei Portatori di San Pantaleone, non mancava mai la tua presenza anche negli ultimi anni quando gli acciacchi si facevano sentire. Ti sei sempre speso per la comunità ecclesiale di Ravello. Voglio ricordare il tuo restauro di cui andavi molto fiero, l'altare ligneo della sagrestia, che ultimamente, con don Nello Russo, hai salvato dal deperimento. Proprio un mesetto fa mi spiegavi i lavori che hai fatto a quest'altare e delle tecniche impiegate per non modificare la fattura dell'epoca. Eri associato poi, alla congrega di Santa Maria del Carmelo e del Sacro cuore di Gesù, e infine facevi parte della Corale Polifonica dell'ex Cattedrale. In quest'ultima ci siamo conosciuti a fondo soprattutto in questi ultimi tre anni in cui curavo, con l'aiuto di altri, la corale. Voglio ricordare la tua caparbietà, il tuo impegno che mettevi nelle prove, eri uno dei pochi a essere sempre presente, acqua e vento, sole e tempesta, tu eri lì seduto all'ultimo banco del coro, al tuo posto da tenore. Cantare per te era qualcosa di estremamente bello, me lo ripetevi sempre. Ti piaceva cantare al mio fianco e al fianco dei tuoi colleghi coristi, ti piaceva cantare i canti in latino, e diciamocelo a volte proprio latino non era quello che cantavi, però, anche se le parole non erano quelle, entravi in armonia con gli altri per lodare il Signore. Ti confesso mi mancherai tanto, mi mancherà la tua fretta di concludere le prove perché dovevi andare a vedere "Un posto al Sole", mi mancherà la tua voce, mi mancherà sentire " teng na sciulenz e stommc". Mi mancherai tanto.Ti prometto che farò di tutto per riformare la Corale a cui tu eri estremamente legato. Sono certo che gli angeli ti stiano già aspettando nel coro celeste. Veglia su di me e sulla tua comunità. Buon viaggio Ciaki.

"In Paradiso ti accolgano gli angeli e i santi, ti accolgano nella pace di Dio"*

Il rito esequiale avrà luogo domani, lunedì 30 gennaio alle ore 10 nel Duomo di Ravello dove la salma giungerà direttamente dalla propria abitazione.

La redazione de Il Vescovado si stringe al dolore della famiglia Di Palma, formulando le più sentite e sincere condoglianze.

*il video in basso nella gallery è una piccola dedica di Filippo Amato a Pantaleone, un estratto del canto "Inno a Cristo Signore dei Millenni" di Mons. Liberto, eseguito dalla Corale Polifonica del Duomo di Ravello nella solennità di San Pantaleone.