Tu sei qui: NecrologiMaiori, dolore per la morte del dottor Raffaele Capone
Inserito da (redazionelda), mercoledì 3 marzo 2021 13:07:22
Dolore a Maiori per la morte prematura del dottor Raffaele Capone. Medico odontoiatra, aveva 68 anni. E' spirato nella sua abitazione vinto dalla malattia invasiva contro la quale combatteva con straordinaria dignità. Lascia la moglie Daniela, i figli Elisa e Gennaro, il genero Raffaello, la sorella Alba, i cognati, il nipotino Luigi.
Uomo generoso e sempre disponibile, oltre alle sue qualità umane e professionali, il dottor Capone è stato apprezzato per il suo impegno politico a Maiori.
Già assessore, seppur per breve tempo, dell'amministrazione Franco Amato, è stato protagonista della vita politica cittadina. «Onestà e rettitudine hanno contraddistinto sempre la sua vita e il suo operato» ricorda l'Amministrazione Comunale in un post di facebook.
Il ricordo del decano dei giornalisti della Costa d'Amalfi Sigismondo Nastri: «Raffaele Capone, per noi Lello, fresco di laurea e di specializzazione, e dopo le prime esperienze sul campo all'Ospedale Ascalesi di Napoli, aprì lo studio di dentista a Maiori, al piano rialzato del palazzo in fondo al Parco Cocomero, prospiciente al mare. Io già vi abitavo, all'ultimo piano. Ogni giorno, passando e ripassando di là, avevo modo di seguirne l'allestimento, che avveniva sotto l'occhio vigile del padre, Gennaro, amico di vecchia data e, a quel tempo, impegnato attivamente nella vita amministrativa e politica maiorese. Tanto da arrivare a ricoprire la carica di sindaco. Mio figlio Antonio, bambino, lo riconosceva e me lo indicava: "Papà, guarda: c'è il sìncato". E correva a salutarlo, ricevendo in cambio carezze e caramelle.Il rapporto con Lello cominciò allora e si trasformò subito in un'amicizia, vera, solida: quel sentimento, dico io, che se è sincero diventa inossidabile come l'acciaio. Lo è stato, fino a stamattina, quando un messaggio di Ettore Civale mi ha trasmesso la ferale notizia. Lo sarà ancora, perché un'amicizia non può essere cancellata dalla morte: è destinata a trasformarsi in memoria, nostalgia, rimpianto.Lello è stato per me, per la mia famiglia, un costante punto di riferimento: non solo per le prestazioni professionali (chi non ha avuto problemi dentari alzi la mano), ma per consigli. Gli portavamo a vedere referti medici, analisi, radiografie. Gli confidavamo i nostri problemi di salute: e sapeva sempre indicarci quale fosse la strada da seguire. Era preparato su tutto. Ed era soprattutto gentile, buono, disponibile, generoso. Lo ammiravamo per la serenità, la saggezza, il buonsenso. Gli volevamo bene.Ricordo che i miei figli, se giocando da piccoli in cortile si procuravano un graffio o un'escoriazione, correvano direttamente da lui a farsi medicare. Mia moglie, il pomeriggio, gli portava il caffè, con la buccia di limone, come piaceva a lui. In tante liete circostanze lo abbiamo avuto con noi: i diciott'anni di Antonio e Manuela, la festa di laurea e il matrimonio di Antonio, ad esempio. E noi abbiamo partecipato a momenti felici della sua famiglia: come le feste di prima comunione dei figliuoli.Abbiamo sofferto per la malattia, che è stata per Lello - uomo di grande fede, devoto alla Madonna, che a Maiori si venera col titolo di Santa Maria a Mare - un'ascesa al Calvario, sul modello del Cristo Redentore. Abbiamo pregato per lui.Partecipi del dolore per la dipartita, che colpisce un'intera comunità, siamo spiritualmente vicini - io, Anna Maria, Manuela, Antonio e Ilaria -, alla moglie, Daniela, ai figli Gennaro e Elisabetta, a tutti i familiari. Con sentimenti di commossa, affettuosa solidarietà».
La salma sarà trasferita stasera, alle 19.00, partendo dalla casa dell'Estinto in via Giovanni Amendola, nella Chiesa del Carmine.
Il rito funebre si svolgerà domani, giovedì 4 marzo, alle 9.30, nella Collegiata di Santa Maria a Mare.
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