Tu sei qui: NecrologiAddio a Sven-Goran Eriksson: anche Eddy Oliva si unisce al cordoglio per il grande allenatore
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 26 agosto 2024 16:37:31
Sven-Goran Eriksson, uno dei tecnici più influenti della storia del calcio, è morto questa mattina all'età di 76 anni nella sua casa, circondato dall'affetto dei suoi cari. La scomparsa di Eriksson segna la fine di un'epoca per il mondo del calcio, che perde una figura che ha lasciato un segno indelebile in molte nazioni.
Tra coloro che lo hanno ricordato con affetto c'è anche Eddie Oliva, figlio di Ravello e cantante di successo in Svezia: "Non finisce mai. Così tanti buoni amici che scompaiono. Riposa in pace, Sven, eri una brava persona e amavi la Svezia e l'Italia allo stesso modo".
Eriksson, nato in Svezia, è entrato nella storia del calcio britannico come il primo allenatore straniero a guidare la nazionale inglese, un incarico che lo ha reso una figura iconica nel Regno Unito. Tuttavia, il suo legame con l'Italia è altrettanto forte. Arrivato a metà degli anni '80 alla Roma, dopo un'esperienza di successo sulla panchina del Benfica in Portogallo, Eriksson ha continuato la sua carriera italiana con Fiorentina e Sampdoria, prima di raggiungere l'apice del successo con la Lazio. Con il club biancoceleste, ha vinto lo scudetto nella stagione 1999-2000, cementando il suo nome tra i grandi del calcio italiano.
Dopo l'esperienza in Italia e Inghilterra, Eriksson ha proseguito la sua carriera internazionale allenando in diverse parti del mondo, dall'Arabia Saudita alla Cina, fino alla Thailandia. Ha inoltre guidato varie nazionali, tra cui Costa d'Avorio, Messico e Filippine, dimostrando la sua versatilità e passione per il calcio globale.
A gennaio, Eriksson aveva rivelato di essere in fase terminale per un tumore, dichiarando con lucidità che, nella migliore delle ipotesi, gli rimaneva "un anno di vita". Da quel momento, ha intrapreso un viaggio di commiato, visitando alcune delle squadre che aveva allenato. In Italia, è stato accolto con grande affetto dalla Lazio e dalla Sampdoria, mentre in Inghilterra ha realizzato uno dei suoi sogni più grandi: sedere sulla panchina del Liverpool in una partita organizzata tra le leggende del club e l'Ajax.
Prima della sua morte, Eriksson ha lasciato un toccante messaggio-testamento in una docu-serie prodotta da Amazon Prime. In questa serie, ha aperto le porte della sua casa di Sunne, nel Varmland, per ripercorrere la sua carriera, tra trionfi e difficoltà, e ha lanciato un messaggio profondo: "Vivete la vita fino in fondo". Con la consueta serenità e autoconsapevolezza, Eriksson ha riflettuto sul suo percorso: "Ho avuto una bella vita, forse anche troppo bella. E per questo si deve pagare", riferendosi al tumore che gli era stato diagnosticato. "Abbiamo tutti paura della morte, ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, era un brav'uomo. Ma so che non tutti lo diranno. Spero comunque che mi ricorderete come un ragazzo positivo, che ha sempre cercato di fare tutto il possibile".
Con la scomparsa di Sven-Goran Eriksson, il calcio perde non solo un grande allenatore, ma anche un uomo che ha saputo affrontare la vita e la morte con dignità e grazia, lasciando un'eredità che continuerà a ispirare generazioni future.
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