Tu sei qui: Mondo«L'Ucraina non può sconfiggere la Russia»: il segretario di Stato USA Marco Rubio divide Washington e Bruxelles
Inserito da (Admin), sabato 1 febbraio 2025 18:53:18
Un'affermazione netta e senza mezzi termini: "È disonesto dire che l'Ucraina può sconfiggere la Russia". Con queste parole, il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha scosso gli equilibri diplomatici tra Washington e Bruxelles, sollevando dubbi sul futuro del sostegno occidentale a Kiev.
La dichiarazione, rilasciata durante un'intervista al "Megyn Kelly Show", ha rapidamente fatto il giro del mondo, suscitando preoccupazione sia a Kiev che nelle capitali europee.
Rubio ha evidenziato come sia irrealistico pensare a un ritorno alla situazione pre-2014, prima dell'annessione della Crimea da parte della Russia. "Abbiamo alimentato l'illusione che l'Ucraina potesse riportare il mondo alle condizioni di dieci anni fa, ma questa non è la realtà sul campo", ha dichiarato il segretario di Stato, sottolineando la necessità di un approccio più pragmatico per favorire il dialogo tra le parti in conflitto.
Le parole di Rubio contrastano apertamente con la posizione dell'Unione Europea, esternata dall'Alto rappresentante per la Politica Estera, Kaja Kallas, che recentemente aveva affermato: "Con il nostro aiuto, l'Ucraina può vincere la guerra". Un'affermazione che ora suona ancora più isolata alla luce delle nuove dinamiche geopolitiche.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova di fronte a un bivio: da un lato la necessità di mantenere vivo il sostegno internazionale, dall'altro la crescente incertezza sul futuro degli aiuti militari ed economici, soprattutto da parte degli Stati Uniti. Rubio ha chiarito che, sebbene gli Stati Uniti riconoscano le atrocità commesse dalla Russia, è fondamentale lavorare per una rapida risoluzione del conflitto. "Abbiamo finanziato una situazione di stallo in una guerra che ha riportato indietro l'Ucraina di 100 anni", ha aggiunto, facendo eco a una visione critica sugli esiti della strategia adottata finora.
L'Unione Europea, però, non intende arretrare. Kallas ha ribadito la capacità dell'UE di supportare Kiev anche senza il contributo statunitense, sottolineando la determinazione europea a sostenere l'indipendenza ucraina. Tuttavia, la realtà dei fatti impone una riflessione più profonda: la rete energetica ucraina è devastata, la popolazione dispersa e il futuro della nazione in bilico.
Il conflitto in Ucraina, ormai giunto a un punto di svolta, richiede una diplomazia abile e una visione strategica chiara. Mentre gli Stati Uniti sembrano orientarsi verso un approccio più realistico, l'Europa si trova a dover ridefinire il proprio ruolo in uno scenario internazionale in continua evoluzione. Le prossime mosse di Washington e Bruxelles saranno decisive non solo per il destino dell'Ucraina, ma per l'intero equilibrio geopolitico globale.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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