Tu sei qui: Lettere alla redazioneSindaco di Ravello critica Il Vescovado, noi difendiamo libertà d' informazione e diritti del lettore
Inserito da (redazionelda), giovedì 16 giugno 2016 23:36:20
Il neosindaco di Ravello, Salvatore Di Martino, ci scrive:
Leggo sul solito giornale locale, notizie parziali ed errate, indotte da una consueta smania di protagonismo e di arrivismo, che va ben oltre gli interessi di Ravello e dei Ravellesi; un modo di operare che si pone al limite della legalità e di sicuro travalica quello della correttezza.
Le notizie riportate dal Il Vescovado circa la composizione della Giunta e l'affidamento delle deleghe ai Consiglieri Comunali non sono né ufficiali, né veritiere.
Il giornale, con fare scorretto, senza citare la fonte e l'attendibilità di quanto riportato, in spregio al buon senso e alle Istituzioni coinvolte, ha trattato argomenti e nomi che sono oggetto di ampio confronto, già da diversi giorni e che saranno correttamente comunicati nelle sedi e nei modi istituzionali più appropriati.
È del tutto evidente che questo modo di fare non ci appartiene, così come è palese che il rispetto che nutriamo per le Istituzioni ci impone ben altri comportamenti.
È altrettanto ovvio, per contro, che il giornale on line continua a dimostrare scarso interesse e attenzione alla crescita socio-culturale del Paese, che non può avere nelle "notizie-gossip" carpite nei modi più disparati i suoi canali di comunicazione.
L'Amministrazione Rinascita Ravellese, da me capeggiata, per rispetto delle Istituzioni e dei cittadini elettori, divulgherà sempre e solo attraverso i canali ufficiali informazioni, notizie e dati.
Ed è per questo che non si servirà mai di bacheche virtuali, che, così operando, dimostrano di antepore interessi di altra natura al dovere primario di privilegiare il solo rispetto della verità.
L'invito che rivolgo ai cittadini tutti è di diffidare delle notizie non ufficiali e di chi le diffonde.
Se non è chiaro ancora a qualcuno, ricordo che a Ravello "Città della Musica" è cambiata l'orchestra, il direttore ed anche la sinfonia.
Ciò detto, preciso che nel rispetto della legge ho proceduto alla nomina dei due Assessori, nelle persone del dott. Salvatore Ulisse Di Palma e della dr.ssa Natalia Pinto, cui ho attribuito specifiche funzioni, nel mentre mi sono riservato nei prossimi giorni di conferire singole deleghe ai Consiglieri Comunali.
E noi così gli rispondiamo:
Il comunicato del sindaco di Ravello non merita replica, ma soltanto un breve sunto sui rudimenti dell'attività giornalistica.
Se i giornali dessero soltanto notizie "ufficiali" sarebbero organi delle istituzioni pubbliche e il danno per la democrazia risulterebbe irreparabile. Verrebbe meno, infatti, la separazione ideologica e strutturale tra la comunicazione pubblica e la libera informazione.
Infatti, i nostri interessi sono effettivamente di "altra natura" rispetto a quelli dell'amministrazione comunale: noi non gestiamo ma informiamo tutti i cittadini, non abbiamo obiettivi programmatici e strategici ma semplicemente scopi informativi. E informare significa "individuare e selezionare", dai fatti del giorno, gli elementi di notiziabilità da trasferire all'opinione pubblica con libertà e responsabilità al fine di allargare i confini delle conoscenze e della democrazia.
Se mandassimo in rete soltanto le notizie "marchiate" dal sigillo pubblico, saremmo l'ufficio stampa del Comune. Noi abbiamo scelto, invece, di essere informatori della comunità non megafoni acritici del sindaco o dell'amministrazione di turno e dei vecchi strateghi; ragion per cui, se trasmettiamo anticipazioni con senso di responsabilità non facciano né più né meno del nostro dovere.
Nel nostro articolo parliamo esclusivamente dei due assessori, le cui nomine sono persino confermate dal sindaco. Per i consiglieri si specifica anche nel pezzo che "le deleghe saranno fornite non appena rese ufficiali".
Le uniche indiscrezioni pubblicate sono quelle relative ai componenti dell'ufficio di staff, nel pieno esercizio del diritto di cronaca per le quali avremmo forse dovuto usare il condizionale.
Dispiace, quindi, rilevare che il sindaco, che è esperto avvocato, confonda elementi-base della teoria giornalistica, assunti come bussola dell'informazione dal senso comune e ritenuti principi di orientamento e di valutazione dalla Suprema Corte di Cassazione.
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