Tu sei qui: Lettere alla redazioneQualcuno ha il coraggio di rimanere umano?
Inserito da (ranews), lunedì 18 giugno 2018 08:16:58
di Paolo Russo*
In assenza del tifo calcistico, quasi tutti gli italiani si sono messi a discettare del più grave problema del paese, e lo hanno individuato nei "migranti". Si discute al bar della linea dura di Salvini, dell'ipocrisia dei francesi, di Malta che ci è ostile (dico: Malta...), della sovranità nazionale e della chiusura dei porti. Improvvisati opinionisti fanno sfoggio di percentuali e di certezze, nei blog si urlano filastrocche alla moda con lessico incespicante ma con virile fermezza: "L'INVASIONE", "I TAXI DEL MARE con annesse CROCIERE", "L'ITALIA che fiera alza la testa", "LA PACCHIA che sta per terminare", "LA DIFESA DEI CONFINI dall'avanzata dei barbari" e via salmodiando analoga patriottarda retorica.
C'è quasi da rallegrarsi di tanta e tanto democratica esultanza. E dunque tra non molto cesseranno gli omicidi, le aggressioni, gli stupri e gli squartamenti che notoriamente sono prerogativa degli extracomunitari; cesseranno i somali di rubarci il lavoro, cesserà pure lo spaccio, che è gestito non dalla mafia ma da cupole estere trapiantate nelle nostre piazze: hurrà! Viene anche a me di gioire per quest'avvenire radioso che la FERMEZZA leghistico-qualunquista ci prospetta, eppure non ci riesco, quando vedo i panni stracciati dei passeggeri della nave Aquarius (la crociera...), i loro visi stanchi, gli sguardi con appena un barlume di speranza (la pacchia...), mi vergogno che qualcuno possa gioire di questo.
Sia chiaro: non sono un "buonista" a prescindere, penso che esista un problema immigrazione e che esso vada (come tutti i problemi) affrontato coi mezzi di cui si dispone; e penso pure che l'Unione Europea abbia dato cattiva prova di sé in questo campo. Ma la crudeltà, la spietatezza, la volgarità d'animo e di parole che tante persone oggi esprimono, sono il sintomo di una vera mutazione antropologica: dite la verità a voi stessi, signori difensori dell'identità nazionale, per ogni negretto affogato nel grande mare dell'egoismo provate più dolore o indifferenza? O una punta inconfessabile di soddisfazione? (non esagero, basta dare una scorsa ai tanti blog in rete per scandagliare l'animo vero dei cripto-razzisti dilaganti). Non sta a me fare analisi. la metto nel modo più semplice: non è questione di destra/sinistra, qui si parla (più terribilmente) di umano/disumano, non di altro. Personalmente, resto iscritto al partito degli umani. Spero di non essere il solo.
*Docente in Diritto, Presidente del Consiglio Comunale di Minori
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