Tu sei qui: Lettere alla redazioneL' inelegante “palo Ravello”
Inserito da (redazionelda), lunedì 2 febbraio 2015 19:37:10
di Lorenzo Imperato*
In occasione della scomparsa dell'arch. Prof. Filippo Alison, ideatore e progettista, tra l'altro, della nuova illuminazione di Piazza Duomo, con il famigerato, composito ed inelegante "palo Ravello", i committenti dell'epoca hanno doverosamente espresso, per la circostanza, rimpianto e grata riconoscenza.
Di converso, il noto critico d'arte, Vittorio Sgarbi (apprezzato estimatore, peraltro, del generoso dono alla Città del Giobbe di Francesco Messina, da parte dell'avv. Benedetto Imperato), ne ha stigmatizzato l'impatto estetico, che contrasta con le suggestioni dell'ambiente circostante.
Memore verso il detto virgiliano "parce sepulto", lo scrivente non intende contribuire ad alimentare una polemica di comodo, per giunta, ex post, sul negativo giudizio pure espresso.
Tuttavia, per amore della verità, consacrata nel verbale delle seduta, è d'uopo ricordare che, nel corso di una oltremodo nutrita conferenza di servizi dell'epoca, l'unica voce dissonante fu quella dello scrivente, componente la Commissione Beni Ambientali, in qualità di Presidente dell'Associazione Ravello Nostra, il quale manifestò serie perplessità, oggi autorevolmente condivise, affinché lo straordinario ed unico contesto della Piazza non fosse appesantito da un invasivo elemento di addobbo.
*Presidente onorario Ravello Nostra, già docente e amministratore comunale
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