Tu sei qui: Lettere alla redazioneIl nostro papà non morirà mai
Inserito da (Admin), giovedì 29 novembre 2012 18:19:45
Caro papà,
grazie a te ora conosciamo il vero significato della parola "lutto".
Grazie a te oggi abbiamo visto, durante i tuoi funerali, quante persone si sono strette attorno al nostro dolore, quante persone ti hanno amato e stimato, accompagnandoci nella nostra ultima passeggiata insieme.
Tu sicuramente avresti preferito invitarle tutte al bar, - come eri solito sempre fare - magari offrendo loro un buon caffè, ma non sarebbe bastato il tempo e lo spazio a nostra disposizione.
Allora abbiamo deciso di lasciare proprio a loro un piccolo ricordo strettamente personale, affidandolo alle pagine de "Il Vescovado", che proprio a te ha dedicato un bell'articolo ("Lutto per la scomparsa di Edmondo D'Uva") il giorno che hai deciso di lasciarci.
Tutti ti conoscono, papà, un po' mite un po' burbero, sempre sincero mai finto, mai falso, caratteristiche che hai trasmesso non solo a noi, i tuoi figli, ma anche a molte persone che ti hanno a lungo frequentato.
Tra le tue frasi ci piace ricordare:
- "io non ho paura dei veri nemici, bensì dei finti amici";
- "Chi te vatt, te vatt semp" (chi vince contro di te, vincerà sempre);
- "e chi è, nun ciò può levà" (le qualità sono di chi le detiene e non si possono sottrarre).
Caro papà, in tante occasioni abbiamo avuto modo di dimostrarti il nostro affetto e il nostro amore, soprattutto nei lunghi momenti di dolore che hanno caratterizzato la tua esistenza, ma il nostro rammarico è di non averti mai sincerato il nostro apprezzamento per le cose che sapevi fare meglio.
Quello che cercheremo sempre di imitare è lo stile che applicavi in qualsiasi situazione, il tuo essere sempre in anticipo ad ogni appuntamento, il tuo modo di arrabbiarti per far valere le tue ragioni, il tuo esserci sempre all'inizio ed alla fine di ogni nostro viaggio; nessuno di noi dimenticherà il tuo modo di guidare, impeccabile e veloce, e la tua filosofia da giocatore applicata alla vita quotidiana, per cui ogni spesa improvvisa ed imprevista non ti scalfiva mai ma, anzi, esclamavi la solita frase: "faccio finta che li ho persi su di una carta" oppure, quella che noi preferiamo ricordare "O Sole non s'è mai muort e fridd".
Caro papà tu non morirai mai!
Perché non sei morto quando l'amianto, vicino a cui hai lavorato per anni, ti ha contaminato, condannandoti.
Perché non sei morto quando, a poco più di 40 anni, qualcuno ha deciso per te che fosse ora di non lavorare più, tenendoti in bilico con un sussidio da fame, non licenziandoti ma togliendoti a poco a poco le risorse economiche e la salute, senza riuscire però a togliere la grande dignità che ti ha sempre contraddistinto.
Caro papà tu non sei morto nei cuori di chi ti ha conosciuto, dove rimarrà per sempre scolpito il tuo sorriso di uomo mite e risoluto, quale sei sempre stato.
E' terminato il tuo viaggio terreno, noi proveremo a non deluderti continuando nel solco del tuo cammino.
Grazie a tutti per la commossa partecipazione: in ognuno di coloro che hanno partecipato al nostro dolore, abbiamo intravisto un po' di nostro padre...
...Grazie di cuore.
Massimiliano, Rosa e Dario
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