Tu sei qui: Lettere alla redazioneClaudio Rispoli dedica un pensiero in versi al Comandante Salvatore Barra di Amalfi
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 5 giugno 2025 09:30:28
Claudio Rispoli, amalfitano di nascita e salernitano di residenza dal 1996, è da sempre un uomo di mare. A bordo della MSC Celestina Maresca, una delle navi portacontainer più grandi del mondo, ha voluto dedicare un pensiero speciale al Comandante Salvatore Barra di Amalfi, un uomo che ha fatto della sua vita un viaggio, tra sacrifici, dignità e passione per il mare, che narra ai lettori de "Il Vescovado" nella rubrica "Racconti d'aMare". In questa dedica, che ci arriva come un dono prezioso, Rispoli celebra non solo l'uomo di mare, ma anche l'insegnante, il padre e il compagno che, con tenacia e cuore, ha saputo costruire una vita di valore e di storie da raccontare. Un pensiero che ci giunge da lontano, ma che è capace di avvolgere di calore e di emozione chiunque abbia mai solcato le acque della Costiera Amalfitana.
(cu tuttu 'o core e ‘a stima)
Salvatò,
oggi ca ‘a Celestino Maresca sta ferma a Gioia Tauro,
pare che pure ‘o tiempo s'è fermato,
pe' fa spazio a ‘na storia grande,
a toja.
Partuto da niente,
cu ‘na famiglia umile ma onesta,
te si' fatto strada cu ‘e mmane, cu ‘a capa,
e, soprattutto, cu ‘o core dritto.
A Amalfi, quanno nun tenevi manco ‘na lira,
già tuffavi sott'acqua cu ‘e mmane vuote
e restavi senza fiato pe' duje minuti,
ma cu ‘a dignità ca nun è mai mancata.
Educatore d'‘e criature d'‘a A.C.R.,
giucatore ‘e ping pong,
e mo' Cumandante ‘e navi ca nun se vedono manco inte ‘e film.
E intanto Gerardina, forte e presente,
porta ‘int' ‘e rine ‘a sabbia d'‘o Mozambico e ‘o profumo d'‘a Costiera.
Giuseppe, giurista e ispett...
Oggi, sotto il sole di Gioia Tauro, attracca non solo una delle navi più grandi del mondo, ma anche il cuore e la storia di un uomo che ha fatto del mare la sua scuola, la sua casa, la sua ragione.
Caro Salvatore,
ci sono uomini che partono da tutto, e uomini - rari - che partono da niente,
ma con l'onestà cucita addosso come una vela che non si strappa.
Tu sei uno di questi.
Amalfi ti ha cresciuto col pane semplice dei sacrifici,
col profumo della salsedine e la forza del mare negli occhi.
E tu hai saputo restituirle dignità, mostrando che l'umiltà può salpare
anche verso le rotte più alte, più vaste, più complesse.
Ping pong, pesca in apnea, A.C.R., educazione, mani nude,
e poi il ponte di comando, i silenzi della notte in mare aperto,
e ogni volta, in ogni porto, un pezzo di cuore lasciato e ritrovato.
Oggi la tua nave porta il nome di un grande,
ma è una tua figlia - Vivienne - che ne porta un altro ancora più grande: il tuo.
E Giuseppe, già uomo, già guida;
e Angelo, col mare negli occhi e la rotta già tracciata;
e Gerardina, compagna silenziosa e forte,
custode d'Africa e d'Amalfi, fianco che non vacilla.
Stasera, Salvatore, non attracca solo la nave.
Arriva la tua famiglia.
Arriva la vita che hai costruito, giorno dopo giorno,
onda dopo onda,
senza mai scendere a compromessi con la tua coscienza.
Buon vento, Comandante.
Ma oggi, più che mai... buon abbraccio.
Un carissimo saluto
che giro e unisco
al gruppo di AC
che tu non hai
mai smesso di amare
come solo chi ama veramente
sa fare
Claudio Rispoli
Salerno 4/6/2025
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