Il Vescovado Costiera Amalfitana

La 70ª edizione della Guida Michelin porta novità significative per la scena gastronomica della Costa d'Amalfi. Grazie a chef Michele De Blasio, il ristorante Volta del Fuenti di Vietri sul Mare è entrato nella prestigiosa lista con una nuova stella, consolidando l'importanza della Costiera come meta d'eccellenza culinaria.

Tuttavia, una nota amara per la perdita di due stelle: Il Faro di Capo d'Orso e La Serra dell'hotel Le Agavi di Positano, che hanno dovuto rinunciare al riconoscimento.

Nonostante queste fluttuazioni, la guida Michelin conferma il valore e la qualità dei ristoranti della regione, con ben 12 stelle Michelin distribuite tra le località della Costiera, da Positano fino ad Amalfi. Particolare rilevanza è data a La Caravella di Amalfi, una delle prime stelle assegnate al Sud Italia negli anni Sessanta, che rimane un simbolo storico dell'alta cucina locale. Nella Guida troviamo, poi, Alici dell'Hotel Borgo Sant'Andrea di Amalfi, Bluh Furore (del Furore Grand Hotel), Un piano nel cielo dell'hotel Casa Angelina di Praiano, Glicine dell'hotel Santa Caterina, Sensi dell'Hotel Residence di Amalfi, Il Flauto di Pan di Villa Cimbrone a Ravello, Rossellinis del Palazzo Avino a Ravello, Il Refettorio del Monastero Santa Rosa a Conca dei Marini, Zass dell'Hotel San Pietro di Positano, Li Galli dell'Hotel Villa Franca di Positano, e il Re Maurì del Lloyd's Baia Hotel al confine tra Vietri sul Mare e Salerno.

Un'altra menzione degna di nota va al ristorante Cetarìa di Baronissi, guidato dall'executive chef Salvatore Avallone, originario di Cetara, che porta alto il nome della tradizione campana nella lista delle stelle assegnate per il 2025.

La Campania si conferma una delle regioni più dinamiche e apprezzate dal panorama gastronomico internazionale, consolidando la sua identità culinaria attraverso riconoscimenti che esaltano tradizione, innovazione e maestria.