Tu sei qui: Eventi e SpettacoliSchubert e Bach nel week-end di musica da camera a Ravello
Inserito da (redazionelda), venerdì 6 settembre 2019 09:00:22
Appuntamento con la musica per pianoforte a quattro mani, quello di questa sera, venerdì 6 settembre, all'Annunziata di Ravello con protagonisti i pianisti Anna Valanzuolo e Achille Giordano.
Dopo le Sonata Op.3 n.1 e Op.6 No.1 di Muzio Clementi, il programma propone la Fantasia in Fa minore D.940 di Franz Schubert. All'interno del repertorio pianistico schubertiano un posto di rilievo occupa il genere della Fantasia, che interessò il compositore dai primi esordi sino alla piena maturità. La Fantasia eseguita dal duo Valanzuolo & Giordano conferma la propensione di Franz Schubert per tale forma compositiva.
Il secondo tempo del concerto è dedicato alla musica francese, con due brani della seconda metà del 19° secolo, che proiettano il nostro immaginario nello spensierato e gioioso mondo infantile: la Dolly Suite, Op.56 di Gabriel Fauré e Jeux d'enfants di Georges Bizet.
La Dolly Suite fu composta tra il 1893 e il 1896 per celebrare i compleanni e altri eventi familiari di Hélène Bardac - conosciuta dalla sua famiglia come "Dolly" - figlia di Emma Bardac, amante di Fauré. La suite è costituita da una sequenza di 6 pezzi. Unica composizione per quattro mani del compositore francese, Dolly rappresenta un esempio riuscito di genuina spontaneità: come è testimoniato dal suo orizzonte ispiratore, quello delle piccole cose di un mondo infantile fatto di sogni, di sincere emozioni, di gioie semplici, però descritte con una grazia e una semplicità che non cedono mai al sentimentalismo affettato.
Il brano conclusivo, Jeux d'enfants, composto nel 1871, resta tra le composizioni più elegantemente raffinate e psicologicamente ben delineate di Bizet, che, tra l'altro, fu un ottimo pianista. Per il modo come il musicista è riuscito con pochi tratti e un vivissimo senso della miniatura ad evocare il mondo infantile, con i suoi giochi e i suoi sentimenti, i Jeux d'enfants hanno la stessa dignità estetica di altre pagine famose nello stesso genere, come le Kinderszenen di Schumann e il Children's Corner di Debussy.
Di grande interesse il programma di domani, sabato 7 settembre, con le Variazioni Goldberg di Johan Sebastian Bach, eseguite dal pianista Raffaele Maisano.
Il titolo Variazioni Goldberg è dovuto ad un aneddoto raccontato nel 1802 da Nikolaus Forkel, primo biografo di Bach. Secondo il Forkel, l' "Aria con diverse variazioni" era stata commissionata a Bach da un nobiluomo di Dresda, Hermann Carl von Keyserlingk, che soffriva di insonnia e che alleviava la noia delle notti in bianco ascoltando pezzi per clavicembalo suonati da Johann Cottlieb Goldberg, allievo di Bach tra il 1742 e il 1743. L'opera è stata concepita come un'architettura modulare di 32 brani, disposti seguendo schemi matematici e simmetrie che le conferiscono tanta coesione e continuità da non avere eguali nella storia della musica. Insieme all'Arte della fuga può essere considerata il vertice delle sperimentazioni di Bach nella creazione di musica per strumenti a tastiera, sia dal punto di vista tecnico-esecutivo, sia per lo stile che combina insieme ricerche di alto livello musicali e matematiche.
Sebbene in passato le Variazioni Goldberg fossero considerate soltanto un esercizio tecnico piuttosto ripetitivo, nel XX secolo il contenuto emotivo e la portata dell'intera composizione sono stati ampiamente valorizzati, anche grazie ad analisi critiche e tecniche piuttosto estese. Le Variazioni Goldberg offrono il migliore esempio di una musica concepita per la ricreazione di uno spirito competente ed esigente.
Il grande valore strutturale, l'irraggiungibile tecnica compositiva, l'abilità di toccare ogni possibilità espressiva del clavicembalo e la tecnica esecutiva richiesta fanno delle Variazioni Goldberg un vero monumento all'intelligenza del grande compositore.
Sono molte le incisioni disponibili in tutto il mondo, insieme a libri e studi: ciò ha contribuito a renderlo uno dei pezzi più apprezzati da molti appassionati di musica classica ed eseguite su una varietà di strumenti musicali.
Il calendario della programmazione 2019-2020 della Ravello Concert Society, affidato alla direzione artistica di Antonio Porpora Anastasio, è disponibile su www.ravelloarts.org
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