Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello Concert Society: dalla musica classica al blues, stasera all'Annunziata le donne dell'Aura Trio
Inserito da (redazionelda), lunedì 29 luglio 2019 07:35:27
Sarà un trio tutto al femminile quello che stasera, lunedì 29 luglio, si esibirà nel Complesso monumentale dell'Annunziata di Ravello per un concerto tra musica classica e blues.
Protagonista della suggestiva serata l'Aura Trio, formato dalla violinista Simona Foglietta, dalla violoncellista Maria Antonietta Gramegna e dalla pianista Anna Rosaria Valanzuolo.
In quell'affascinante universo che è la musica da camera l'Aura Trio si muove in perfetto equilibrio tra ragione e sentimento, mescolando rigore ed istinto, sobrietà e passionalità, dando così vita ad esecuzioni sempre apprezzate per l'efficacia nella comunicazione col pubblico e per il grande coinvolgimento emotivo.
Apre il concerto il Trio n. 2 in do maggiore per archi e pianoforte, op. 87 di Johannes Brahms. Scritta a ben trent'anni dalla precedente composizione per trio, l'op.87 è stata a volte criticata per una certa freddezza espressiva e un eccessivo tecnicismo costruttivo, ma è in realtà uno splendido esempio della maestria compositiva di Brahms, capace di far germogliare scarni frammenti tematici in un intreccio solido ed essenziale.
Dopo l'omaggio al genere classico, l'Aura trio presenta un capolavoro della musica argentina, ovvero le "Cuatro Estaciones Porteñas". Si tratta di un gruppo di quattro composizioni che Astor Piazzolla incise tra il 1965 e il 1970. Inizialmente furono ideati come pezzi a se stanti ma vennero riuniti successivamente in un'unica serie. In spagnolo "porteño" è il termine usato per indicare gli abitanti di Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Volendo quindi tradurre il titolo si potrebbe provare con "Le quattro stagioni di Buenos Aires", un chiaro riferimento a "Le Quattro Stagioni" di Vivaldi. Il concerto si conclude con una serie di brani composti espressamente per il Trio Aura da Gerardo Iacoucci, grande pianista jazz i cui i meriti artistici e storici a favore del jazz in Italia e nel mondo sono riconosciuti a livello internazionale e trovano la consacrazione con la "cittadinanza onoraria" che la città di New Orleans gli ha tributato nel 1989, riconoscimento ricevuto solo da pochi musicisti nel mondo.
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