Il Vescovado Costiera Amalfitana

Tra le incertezze meteo delle ultime ore, i ritocchi finali alle strutture e ai passi dei balletti, in una delle domeniche più fredde di quest'inverno, è cominciata la 46esima edizione del Gran Carnevale di Maiori.
A scaldare gli animi ci hanno pensato passione e allegria, ingredienti base dei tanti che da mesi lavorano alla buona riuscita di quella che, da quasi cinquant'anni, è una delle manifestazioni più sentite della cittadina costiera.

Riconosciuto patrimonio immateriale dal Ministero dei Beni Culturali, riesce a coinvolgere tutte le generazioni, che anche quest'anno non hanno rinunciato, anche a costo di sacrifici, a dare il via all'evento, sfilando a passo di danza, a dispetto del vento, che ha purtroppo impedito la parata dei carri allegorici.
"Civiltà e periodi storici" il tema di quest'edizione, così che per qualche ora le vie cittadine sono state pacificamente invase dall'entusiasmo di Aztechi, Cinesi, Egiziani e Indiani.

E in attesa di ammirare i lavori dei costruttori durante le prossime sfilate, non possiamo che tenere a mente il monito, che il nostro Carnevale ha ormai come suo motto e che faremmo bene ad applicare a tutti i giorni.
Al di là delle maschere e dei costumi, quello che davvero serve per lasciarsi andare ad un divertimento sano, è indossare sempre il miglior sorriso che abbiamo.