Tu sei qui: Eventi e SpettacoliMaiori, “Schegge di memoria”: un tuffo nei ricordi dello sbarco angloamericano del 1943 [FOTO]
Inserito da (Admin), lunedì 9 settembre 2024 16:45:44
di MP -
Si è tenuta ieri sera, alle ore 18, nella Chiesa di San Domenico a Maiori, una toccante cerimonia in occasione dell'81esimo anniversario dello sbarco angloamericano lungo le coste della Costiera Amalfitana. L'evento, organizzato dal Rotary Club Costiera Amalfitana e dall'Inner Wheel, ha avuto come scopo quello di rendere omaggio alla storia dei Comuni della Costa d'Amalfi che nel settembre del 1943 vissero la trasformazione dell'esercito alleato, da invasore a difensore.
La Chiesa di San Domenico, scelta per l'evento, non è stata una semplice cornice, bensì un luogo carico di significato storico. Durante l'operazione "Avalanche", la chiesa fu adibita ad ospedale militare, con una sala operatoria e reparti per curare i feriti. Proprio qui, nella notte tra l'8 e il 9 settembre 1943, le forze alleate angloamericane si avvicinarono alla costa: Maiori, con il suo lungo tratto di spiaggia e il Valico di Chiunzi, fu uno dei punti nevralgici di questo storico avvenimento. L'armistizio firmato con gli Alleati trasformò quello che sarebbe stato un approdo bellico in uno sbarco pacifico, risparmiando la città e i suoi abitanti.
Dopo i saluti istituzionali dell'avv. Chiara Gambardella, in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Maiori, che ha sottolineato l'importanza di mantenere viva la memoria di eventi che hanno cambiato le sorti della Seconda Guerra Mondiale, ha preso la parola l'ing. Amalia Pisacane, presidente del Rotary Club Costiera Amalfitana. Pisacane ha illustrato l'iniziativa: «La serata di oggi è solo l'inizio di un progetto che porteremo avanti con l'Inner Wheel. Vogliamo raccogliere testimonianze e documenti fotografici per tramandare ai posteri la memoria dello sbarco e che si inserisce in un progetto di più ampio respiro di recupero che il nostro club sta promuovendo in ogni comune della Costiera Amalfitana».
Nonostante la sua assenza, la prof.ssa Amalia Mostacciuolo ha fatto pervenire il suo contributo, frutto di un lungo lavoro di archivio, in cui ha evidenziato la discrepanza tra le testimonianze dirette e i documenti ufficiali dell'epoca, sottolineando come il processo di ricostruzione storica sia complesso e delicato, specialmente quando si tratta di eventi che hanno segnato profondamente la memoria collettiva.
Significativo l'intervento del prof. Sigismondo Nastri, decano dei giornalisti e testimone oculare di quegli avvenimenti. Nastri ha condiviso con il pubblico aneddoti personali, come il ricordo delle bombe che distrussero prima Piazza Flavio Gioia ad Amalfi e poi la Cartiera Confalone a Valle delle Ferriere nonché l'incredibile convivenza con quelli che fino a pochi giorni prima erano stati nemici.
Tra i momenti più toccanti della serata, il ricordo del sacrificio di Andrea Mansi, giovane marinaio di Ravello, fucilato dai nazisti a Napoli nel settembre 1943, sulle scale dell'ingresso principale dell'Università Federico II. La prof.ssa Margherita Anastasio, presidente dell'Inner Wheel, ha dato lettura dell'intervento della prof.ssa Maria Carla Sorrentino, raccontando la tragica storia del ventunenne, ingiustamente accusato di aver attentato alla vita di un soldato tedesco e condannato a morte. Per anni il suo nome rimase sconosciuto, ma oggi il suo sacrificio viene commemorato ogni anno dal Comune di Ravello.
Lo storico Donato Sarno ha ampliato il discorso, focalizzandosi su un aspetto meno conosciuto: il fervore religioso che accompagnò quegli avvenimenti. Nell'agosto del 1943, la comunità di Maiori viveva un periodo di intensa devozione, culminata nella decisione di esporre la "Madonna Centenaria", un evento eccezionale richiesto dalla popolazione con una petizione popolare. Sebbene non vi fosse stata una processione ufficiale, il 15 agosto di quell'anno la chiesa era affollata di fedeli che pregavano per la protezione della città dai bombardamenti. Sarno ha raccontato come l'8 settembre venne percepito come un vero e proprio miracolo quando lo sbarco degli Alleati, previsto in assetto di guerra, avvenne pacificamente senza provocare vittime civili. Questo evento fu successivamente considerato un atto di grazia, tanto che l'anno successivo la Madonna Centenaria fu portata solennemente in processione per le vie di Maiori. Da quel momento, la protezione divina durante lo sbarco venne riconosciuta ufficialmente come uno dei miracoli attribuiti alla Madonna e inserita nella memoria religiosa della città. Quando nel 1973 la Collegiata di Santa Maria a Mare fu eretta a Santuario, questo evento storico-religioso fu menzionato tra i numerosi miracoli attribuiti alla Madonna.
La serata si è conclusa con l'intervento dello storico Aniello Tesauro, che ha ripercorso lo sbarco delle truppe sulla marina di Vietri, la battaglia di Dragonea e la marcia verso Cava de' Tirreni. In chiusura, il prof. Giampiero Della Monica ha contribuito a stimolare una riflessione sulla necessità di preservare le testimonianze orali degli anziani, al fine di evitare che si perda un pezzo importante di storia.
In un'epoca in cui la memoria storica rischia di affievolirsi, iniziative come quella di ieri sera a Maiori rappresentano un baluardo per preservare il passato e comprendere appieno l'importanza della pace e della convivenza tra i popoli.
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