Tu sei qui: Eventi e Spettacoli‘Il Mosto Che Diventa Vino’: a Tramonti un convegno sulla vita rurale tra operosità e fede
Inserito da (ilvescovado), giovedì 24 novembre 2016 15:06:51
A Tramonti, nella splendida cornice della Cappella Rupestre, si terrà l'undicesima edizione de "Il Mosto che diventa vino", l'happening in cui spiccano sapori, tradizioni e quel patrimonio vitivinicolo locale che vede proprio nel suo vitigno autoctono - il Tintore - il protagonista dello sviluppo territoriale. Per domenica 27 novembre, a partire dalle 10.30, l'Associazione Gete, nata nell'omonima frazione di Tramonti dall'impegno di ventisei soci - coltivatori e appassionati - organizza visite ai vigneti centenari, degustazioni dei prodotti tipici e dei vini Doc della Costa d'Amalfi.
Quest'anno il tema dell'evento sarà "La vita rurale tra operosità e fede": un viaggio nel tempo per riscoprire il patrimonio ampelografico di Tramonti e il Tintore, biodiversità da preservare e tutelare. Le sue piante sono pluricentenarie e i fusti hanno un diametro massimo di un metro e mezzo: dei veri giganti. I grappoli sono spargoli a bacca nera, con pochi acini e di diverse dimensioni. Il nettare è il risultato di un gruppo di varietà di uve, prodotte in purezza, che donano una intensa corporatura al vino.
Tramonti, con i suoi terrazzamenti e suoi prodotti tipici, è da considerarsi l'altra faccia della Costiera Amalfitana, quella più produttiva e anche per questo sempre più vocata a quel turismo attento alle tradizioni e alle sollecitazioni della storia. E quest'anno si tratta proprio di un appuntamento con la storia: per l'occasione, infatti, sarà presentata la ristampa anastatica del libro "Tramonti dalle origini", quarto volume dell'Antologia di Tramonti, un tributo al Reverendo Padre Salvatore Fierro, frate francescano, nel centenario della nascita. La sua opera, punto di riferimento per numerosi studiosi, per anni è stata l'unica fonte di notizie su Tramonti, una civiltà che continua a mantenere in vita antiche usanze e antichi mestieri come la lavorazione dei formaggi e delle ceste di vimini, oltre alla coltivazione dei suoi vitigni ultracentenari che si dipanano con fitte trame su pergolati retti da impalcature fatte con pali di castagno. Un'autentica rarità nel panorama viticolo internazionale, sia per la qualità dei prodotti che per la tecnica di coltivazione, tipica degli antichi etruschi che migliaia di anni fa popolavano questa zona.
Il convegno inizierà con i saluti del Sindaco di Tramonti Antonio Giordano e del professore Domenico Taiani, Presidente dell'Associazione Gete. Interverranno il sindaco di Furore Raffaele Ferraioli, Coordinatore regionale Associazione Città del Vino; Donato Sarno, Esperto del Centro di Cultura e Storia Amalfitana; Alfonso Tortora, Docente di Storia Moderna presso l'Università degli Studi di Salerno; Padre Giuseppe Iandiorio, Ministro Provinciale Ofm Provincia Religiosa Salernitano Lucana; Fra Domenico Dolgetta, Superiore del Convento San Francesco Tramonti-Maiori.
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