Tu sei qui: Eventi e SpettacoliGiornate FAI di Primavera 2019: quattro siti aperti in Costiera Amalfitana
Inserito da (redazionelda), martedì 19 marzo 2019 18:25:52
Torna il weekend dedicato al patrimonio culturale italiano, da vivere e scoprire insieme al FAI (Fondo Ambiente Italiano). Ogni anno, dal 1993, il primo weekend di primavera i volontari del FAI organizzano una manifestazione nazionale dedicata alla riscoperta del patrimonio storico, artistico e culturale del nostro Paese. Una grande festa dei Beni Culturali aperta a tutti e alla quale, in 26 anni di storia, hanno partecipato più di 10 milioni di italiani che hanno avuto l'opportunità di visitare oltre 12.000 luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in più di 5.000 città di tutta Italia.
Sabato 23 e domenica 24 marzo potranno essere visitati ben 4 siti in Costiera Amalfitana, un'occasione straordinaria di incontro tra persone di età, interessi e provenienza diversi, unite dal desiderio di conoscere luoghi eccezionali del proprio territorio. Luoghi di cui tornare a fruire come visitatori e sui quali accendere i riflettori affinché possano essere tutelati e valorizzati.
1. Il Complesso di Santa Maria Assunta - MAR Villa Romana di Positano
Nella parte occidentale della costiera amalfitana nacquero in età romana ville di lusso che attestano come quest'area fu eletta a residenza estiva da ricchi romani. Chiunque ne fosse il proprietario, la villa dimostra uno studio attento e colto del programma decorativo: dalla scena di "Achille con il centauro Chirone", alla pantera con il festone d'edera, allusivo ai riti bacchici, agli ibis, al cavallo alato Pegaso, al batacchio a protome leonina; e naturalmente gli stucchi che sottolineano momenti scenografici particolari come i tendaggi. La lussuosa villa fu irreversibilmente danneggiata dall'eruzione vesuviana del 79 d.C.
2. Il Santuario Rupestre di Santa Maria del Bando ad Atrani
La Chiesa di Santa Maria del Bando è documentata per la prima volta nel 1187, ma è probabile che esistesse già ai tempi della Repubblica Marinara di Amalfi. Per la sua posizione elevata ma a ridosso della sottostante cittadina, divenne il luogo da cui venivano proclamati i bandi, cioè i pubblici annunci o le condanne dei malfattori. La chiesa offre l'aspetto di una piccola fortezza. Gli interventi del XVIII secolo le conferirono l'attuale aspetto decorativo di gusto barocco. Sull'altare maggiore, un affresco quattrocentesco raffigura il miracolo compiuto dalla Vergine, che avrebbe salvato un uomo condannato all'impiccagione.
3. La Collegiata di Santa Maria Maddalena ad Atrani
Costruita nel 1274 in una suggestiva posizione di fronte al mare, sui ruderi di un antico fortilizio, la chiesa fu eretta in onore di Santa Maria Maddalena che, secondo la tradizione, aveva liberato il paese dall'occupazione dei mercenari saraceni di Manfredi. Nel 1753 la chiesa subì ulteriori lavori di ampliamento ed assunse l'attuale struttura a tre navate; nel 1852 fu rimodernata dall'architetto salernitano Lorenzo Casalbore. Attualmente presenta una bella facciata, unico esempio di Rococò sulla Costa d'Amalfi, una cupola maiolicata ed un elegante campanile del XVI secolo. All'interno si ammirano numerose tele e statue sette-ottocentesche che arricchiscono le cappelle patronali.
4. Escursione CAI: per antiche scale lungo la valle del Dragone
Da piazza Umberto I il percorso si inoltra per i vicoli di Atrani, attraverso antiche scalinate, tra i quartieri del più piccolo (per estensione) comune d'Italia. Si prosegue fino alla piccola chiesa di Santa Maria del Bando con la vicina ampia grotta detta "di Masaniello", nella quale si tramanda abbiano trovato rifugio i congiunti del pescatore rivoluzionario. Ripreso il cammino, si raggiunge la parte più antica del centro urbano, dove la complicata rete dei vicoli si trasforma in un vero e proprio labirinto. A non molta distanza sorge la Chiesa del Carmine. Si continua quindi con la Cappella di San Michele Arcangelo, detta anche "camposantino", perché utilizzata come cimitero fino al 1927. Percorrendo il cammino a ritroso si scende infine per comode scale fino al sagrato della Collegiata di Santa Maria Maddalena.
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