Tu sei qui: Eventi e SpettacoliA Ravello una settimana in musica tra Pasqua e il 25 Aprile
Inserito da (redazionelda), lunedì 22 aprile 2019 07:39:08
Nell'ambito della 34esima stagione musicale della Ravello Concert Society, stasera, lunedì 22 aprile, nel Complesso monumentale dell'Annunziata si esibirà il pianista napoletano Riccardo Caruso (inizio concerto ore 18,30).
Primo brano in programma la Fantasia per pianoforte in re maggiore, K397, mirabile esempio dell'incredibile abilità di Wolfgang Amadeus Mozart nell'improvvisare alla tastiera. Il pezzo in effetti si presenta più come l'annotazione di una di queste improvvisazioni che non come una composizione finita. Realizzata nel 1782 e lasciata incompleta da Mozart, questa pagina straordinaria fu pubblicata postuma a Vienna nel 1804, e oggi la si esegue generalmente nella versione pubblicata da Breitkopf nel 1806, completata da dieci battute apocrife, opera probabilmente di August Eberhart Müller. Sarà poi la volta della Sonata per pianoforte n. 15 in re maggiore, op. 28 di Ludwig van Beethoven, nota con il soprannome di Pastorale, che ritroviamo già in una edizione del 1805. La sonata non ha alcun rapporto con la omonima Sinfonia del 1808, se non per il fatto che entrambe le pagine fanno uso di alcuni stilemi impiegati per evocare una musica pastorale, in particolare, per la Sonata, quelli riecheggianti il suono delle cornamuse. Nel secondo tempo Caruso propone una selezione dai Preludi (libro 1 e libro 2) di Claude Debussy e la Sonatina No.6, BV 284 del compositore e pianista italiano naturalizzato tedesco Ferruccio Busoni. Da notare infine la presenza nel programma del brano "Fragment an sich" di Friedrich Nietzsche, il famoso filosofo tedesco. Nietzsche, soprattutto nella parte iniziale della sua vita, si dedicò alla composizione di brani prevalentemente pianistici e da camera. La grande mole di studi dedicata al rapporto tra Nietzsche e la musica ha posto prevalentemente attenzione alle riflessioni estetiche del filosofo, trascurando il Nietzsche musicista.
Mercoledì 24 aprile torna a Ravello il duo violino e pianoforte composto da Kameliya Naydenova e Massimo Trotta. Dopo la Sonata RV 9 Op. 2 No. 11 di Antonio Vivaldi, in duo si cimenterà nella Sonata in sol maggiore K.379/373a di Wolfgang Amadeus Mozart. Per cogliere la grandezza del compositore saliburghese espressa in questa composizione, potrà bastare l'annuncio che apparve sul "Magazin der Musik" di Vienna, «Queste Sonate (cioè K. 376, 377, 379, 380), uniche nel loro genere e ricche di nuove idee, recanti il segno del genio musicale dell'autore si adattano molto al violino. L'accompagnamento del violino è così artisticamente intrecciato con la parte pianistica che entrambi gli strumenti attrarranno continuamente l'attenzione dell'uditorio. Queste Sonate richiedono dunque pari grado di abilità dai due esecutori».
Si susseguiranno poi due brani di importanti rappresentanti della musica barocca: Arcangelo Corelli, con la Sonata in re minore, Op.5 No.7 e Georg Friedrich Händel con la Sonata in re maggiore HWV 371 Op. 1 No. 13. Nel finale troviamo "Souvenir d'un lieu cher" (Ricordo di un luogo) composizione per violino e di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Il luogo caro a cui si riferisce Tchaikovsky è la villa di campagna in Ukraina di proprietà della Baronessa Nadezha von Meck, benefattrice alla quale tanto doveva il genio russo.
Da Haydn a Chopin, passando per Beethoven: è il programma del concerto previsto per venerdì 26 aprile: protagonista della serata il pianista Alessandro Capone.
Si comincia con la Sonata in fa maggiore n. 38 Hob. XVI/23 di Joseph Haydn che fa parte delle Sei Sonate per cembalo, composte nel 1773 e pubblicate l'anno successivo a Vienna dall'editore Joseph Kurzböck.A seguire la Sonata in si bemolle maggiore op.22 di Ludwig van Beethoven. Beethoven, oltre che compositore fu anche un grande pianista e nel corpus delle sue 138 composizioni numerate le trentadue sonate per pianoforte occupano una posizione importante. Ciò che colpisce subito è la grandiosità e robustezza di suono, quale non si era avvertita prima in altri autori, a cominciare da Haydn e Mozart. La Sonata che sarà eseguita da Capone appartiene al Beethoven brillante e di gusto virtuosistico. Essa fu scritta nel periodo 1799-1801 e pubblicata nel 1802 e si distingue per la sua spigliata e fresca musicalità, avvertibile sin dall'Allegro con brio costruito su un tema gioioso e ricco di piacevoli modulazioni.
Se escludiamo un'opera giovanile pubblicata postuma e catalogata come n. 1, sono solo due le sonate per pianoforte nel repertorio di Chopin. L'ultima di queste in ordine cronologico, la Sonata in si minore op. 58, è quella che più si adegua allo schema formale tradizionale, in un periodo in cui la sonata classica era entrata decisamente in crisi.
Composta nel 1844, la Terza Sonata appartiene all'ultimo periodo della creatività di Chopin ed è valutata in modo molto disparato: molti la considerano infatti meno originale e ispirata degli altri capolavori di quegli anni, mentre per alcuni è tra le più grandi creazioni chopiniane.
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