Tu sei qui: Economia e TurismoRiapre il rifugio Santa Maria dei Monti: Scala punta sul turismo escursionistico
Inserito da (redazionelda), mercoledì 31 luglio 2019 07:20:36
Un luogo di accoglienza e ospitalità per gli escursionisti che in numero crescente battono i sentieri dei Monti Lattari, guardando la Divina Costiera dall'alto, nella natura selvaggia, tra silenzi e panorami mozzafiato.
Riapre a Scala l'antico rifugio sull'altopiano di Santa Maria dei Monti, a 1100 metri sul livello del mare, una nuova ed esclusiva tappa per i viaggiatori "green" in Costiera Amalfitana. Rinnovata e adattata dal Consorzio di Promozione Turistica Ravello-Scala a cui il Comune ha affidato la gestione, la struttura, che si sviluppa su due livelli, è dotata di 13 posti letto indipendenti, con angoli cottura. I servizi di accoglienza, trasporto bagagli, guida per le escursioni (a piedi, a cavallo o in mountain bike), cooking class, ecc. sono forniti dal Consorzio tramite le aziende partecipanti e convenzionate. Disponibile, nel prato circostante, anche un'area pic-nic attrezzata.
L'energia elettrica è fornita da un sistema fotovoltaico supportato - in caso di necessità - da un generatore diesel. Vasche di accumulo per oltre 100mila litri e un impianto di trattamento assicurano l'approvvigionamento idrico. Una nuova opportunità nell'offerta turistica della Costiera Amalfitana, un'occasione unica per trascorrere un'esperienza lontano dal traffico e dalla folla che satura ogni angolo della costa e cogliere l'opportunità di percorrere i tanti sentieri che si aprono al rifugio, situato in posizione strategica, al confine col versante napoletano dei Lattari.
«Sul crinale della montagna dietro Scala si incontra il rifugio di Santa Maria dei Monti, frequentemente visitato per il panorama che domina (il Golfo di Salerno). Fra il rifugio e il villaggio di Lettere, su un altopiano, si trova un profondo pozzo, chiamato Megano, di circa 25 piedi di diametro, le cui acque sul fondo si dice comunichino con una sorgente a Castellammare». Così John Murray descriveva il Rifugio di Santa Maria dei Monti nel suo "Manuale per i viaggiatori nel Sud Italia" pubblicato a Londra nel 1883.
Per prenotazioni e ulteriori informazioni:
CENNI STORICI SUL RIFUGIO
Sull'altopiano vi è una casa rifugio in cui fino a due secoli fa, sul luogo detto popolarmente "Punta del campanile", vi erano i ruderi della chiesetta in cui Sant' Alfonso esercitò il suo apostolato. Fonti sull''utilizzo della chiesa si hanno in un atto notarile del 30 agosto del 1655, redatto dal notaio Francesco Campanile, in cui il signor Scipione Sorrentino deliberò di dotare la chiesa della somma di trenta ducati l'anno con l'obbligo per il cappellano di celebrare quattro messe alla settimana all'altare di Santa Maria dei monti. Anche dopo la venuta a Scala di Sant'Alfonso, il culto continuò: in alcuni documenti risulta che nel 1753 si pagavano "annui ducati nove, per il giornale mantenimento di detta chiesa". Successivamente, l'alluvione del 25 gennaio 1764 danneggiò la struttura e l'arrivo di briganti che si rifugiarono nell' eremo negli anni seguenti, la fecero scomparire del tutto. Il campanile si trovava lontano dal fabbricato, sul ciglio della valle su cui sorge Scala, così che il suono della campana potesse essere avvertito da tutto il paese sottostante. A questo non toccò sorte migliore: dissestato gravemente dall'alluvione del 1764 crollò definitivamente. La campana, fusa nel 1650, che riportava in rilievo l'immagine della Madonna col Bambino, fu trasportata il 25 luglio 1808 nel Duomo di Scala. Ancora oggi il suo suono scandisce i momenti religiosi della comunità. E' la campana più antica del campanile.
Tra i pochi ruderi che vi erano rimasti, nel 1988, in occasione del bicentenario della morte di Sant'Alfonso, per iniziativa dei giovani del Circolo ANSPI presieduto dall'indimenticabile Antonio Mansi, fu apposta una statua della Vergine Maria visibile da gran parte del paese, affinché continui sempre a proteggerlo.
Di grande importanza anche la statua della Vergine nota col nome di Santa Maria dei monti, che si trovava sull'altare della ormai scomparsa chiesa, raffigurante la Madonna col Bambino su un lato e dall'altro la Bibbia. Probabilmente questa statua fu scolpita nel tardo cinquecento e dopo il crollo dell'eremo fu trasferita nella chiesa di Santa Maria della neve nell'omonima contrada, da qui nella congrega di Gesù nei pressi del Duomo, ed in fine nel Duomo stesso. Ed é qui che il Redentorista Domenico Capone, la trovò ridotta in condizioni pessime e prossima a disfarsi. Fu restaurata successivamente ed ora si trova nella cappella dei Padri Redentoristi ben conservata.
Fonti storiche: Scala un centro amalfitano di civiltà di Don Cesario D'Amato
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 1062170107
C'è un nuovo modo di scoprire Minori, ed è già destinato a conquistare i visitatori: si chiama "Welcome to Minori" Tour, ed è il progetto innovativo ideato da A & C Consulting, l'azienda guidata da quasi trent'anni da Ennio Cavaliere e Maria Pia Apicella. Un'iniziativa che unisce accoglienza, paesaggio...
Spiagge e riviere si confermano motore dell'estate italiana e campana. Tra giugno e agosto, secondo lo studio condotto da CST - Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti Nazionale, nei comuni balneari di tutta Italia sono attesi 20,7 milioni di arrivi e 110,1 milioni di presenze...
È stato presentato ieri, lunedì 23 giugno, presso Palazzo Sant'Agostino, sede della Provincia di Salerno, il progetto europeo "Dual Tourism", iniziativa internazionale che punta a rivoluzionare il settore turistico attraverso formazione, digitalizzazione, inclusività e sostenibilità. La Provincia di...
"L'ospitalità di lusso riguarda il rapporto umano e la capacità di trasmettere emozioni". Con queste parole, Vito Cinque - proprietario insieme al fratello Carlo del leggendario hotel Il San Pietro di Positano- sintetizza la filosofia che da 55 anni anima uno degli indirizzi più iconici della Costiera...
Funzione di geolocalizzazione e una mappa interattiva per monitorare lo stato delle strutture ricettive sul territorio: con l'introduzione del Cruscotto Operatori Comunali della Banca Dati Strutture Ricettive, il Ministero del Turismo, in un'ottica di digitalizzazione della PA, di collaborazione reciproca,...