Tu sei qui: Economia e TurismoPanorami spettacolari e terrazzamenti coraggiosi: Marco Apicella e Paolo Esposito raccontano il finale di stagione al 'Caruso' di Ravello
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 16 ottobre 2025 11:36:04
Di Emilia Filocamo
Il racconto del finale della stagione turistica 2025 al Caruso, a Belmond Hotel Amalfi Coast,arriva sempre da angolazioni diverse ed il privilegio di poter entrare nei " meandri" di una struttura e di sentire come, dall'attività febbrile, dal vocio, dagli applausi, dal tintinnare dei bicchieri, si passa velocemente al silenzio e a suoni che sono solo quelli esterni, un temporale o lo schiaffo del vento, è unico. Questa volta il racconto è ad opera di chi è " all'esterno" della struttura, di chi gode del punto esatto in cui la confluenza tra cielo e mare è diventata magia. Ma è anche la storia di chi è ogni giorno tra i terrazzamenti, sui pianori scoscesi e vista mare che hanno fatto della Costiera Amalfitana una leggenda per paesaggio e coraggio dei contadini. Il primo a raccontarsi è dunque Marco Apicella, Pool Manager, una sorta di nocchiero che guida gli ospiti verso il sogno senza spostarli di un centimetro dal Caruso, che insegna che non obbligatoriamente per godere del mare bisogna averlo ad un passo ma che lo si può anche solo ammirare, subirne il fascino eterno restando più in alto, in un'atmosfera rarefatta e tranquilla. L'altro protagonista di questa storia di dedizione e finale di stagione è Paolo Esposito, Head Gardener del Caruso. La sua attenzione per i giardini è frutto di una passione autentica, di un'eredità che appartiene forse a tutti gli abitanti della Costiera e che porta ad ignorare le difficoltà giocando con le geometrie e le alture.
Pool Manager
Marco, quando hai pensato nella tua vita o nella tua carriera, di aver fatto " un tuffo più che un salto nel buio?"Mi sono diplomato in ragioneria e quando la possibilità di un lavoro da ufficio si è fatta concreta, mi sono sentito soffocare, sono sempre stato molto dinamico e ho capito che stare chiuso tra quattro mura non faceva per me: il mare era oramai parte di me.
In acqua tutto acquisisce una prospettiva e contorni diversi e spesso " tornare in superficie" può deludere. Cosa ti delude e cosa invece ti riempie di soddisfazione?Mi delude la mancanza di rispetto verso l'ambiente che ci circonda, l'ignoranza che porta a calpestare i diritti degli animali e del prossimo. Mi riempie di soddisfazione vedere i miei ragazzi felici al termine di una dura giornata di lavoro, ricevere i complimenti degli ospiti abituati a soggiornare nei più lussuosi hotel del mondo, vedere l'acqua della mia piscina limpida e cristallina dopo mesi di bagni, tuffi, feste etc. A molti sembra scontato ma io so il lavoro che c'è dietro tutto questo.
In questi giorni le temperature si sono abbassate sensibilmente e il meteo ci ricorda che è un'altra stagione. Ti capita mai di essere preso dalla malinconia? E una volta riposti l'ultimo ombrellone o l'ultimo lettino, qual è il tuo primo pensiero?La fine dell'estate porta con sé un concentrato di emozioni difficili da spiegare. C'è la voglia di riposare un po', ma l'adrenalina di questi mesi è ancora in circolo, nella mente rimbalzano tutti i suoni, i colori, le tante emozioni ancora da metabolizzare. Si c'è un po' di malinconia, "il mare d'inverno è un concetto che il pensiero non considera" è vero, la costiera va in letargo, ma il primo pensiero, alla fine, è per la prossima stagione, una nuova avventura che saprà sorprenderci ancora una volta.
Head Gardener
Paolo, i giardini della Costiera Amalfitana sono frutto di una sfida. Qual è la soddisfazione, la sfida più grande per chi fa il tuo mestiere?La mia soddisfazione è vedere i giardini fiorire, osservare e vedere crescere i fiori, assistere ad un'idea e ad un progetto che prendono vita. La sfida più grande per chi fa il giardiniere, soprattutto in Costiera amalfitana, è lavorare su terrazzamenti il più delle volte non facili da raggiungere, lavorare su terreni scoscesi, è mantenere un equilibrio tra quello che si vuole creare e l' ambiente circostante.
Cosa incanta maggiormente gli ospiti quando visitano i giardini del Caruso? I clienti del Caruso sono incantati dai profumi e dai colori che possono sentire e vedere passeggiando nei nostri giardini: dai limoni in fiore al profumo delle nostre piante aromatiche fino ai tanti cromatismi delle fioriture.
Si è soliti dire che anche le piante sono creature senzienti con cui bisogna parlare, stabilire un contatto. Tu hai un tuo albero preferito? Una fioritura al Caruso a cui destini più cure?La mia pianta preferita al Caruso è un albero di ulivo che si trova all' ingresso delle camere 70, forse perché è stata la prima che ho piantato qui e ci tengo particolarmente.
Una piscina passata dal vento invernale con gli aghi di pino che la popolano come nuovi ospiti sottili, i giardini protetti dall'arrivo del freddo, i terrazzamenti che non pullulano più di voci e del suono dei violini: tutto ciò potrebbe sembrare una cartolina desolante. E invece non è così: la passione è qualcosa che somiglia ad una semina speciale che si irrobustisce nei mesi giusti per poi riproporsi quando arriva nuovamente il tempo di raccogliere.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 10974102