Tu sei qui: Echi e FavilleMaiori, le Nozze di Diamante di Alberto e Grazia Quintiliani
Inserito da (Admin), venerdì 20 settembre 2024 07:11:10
Il 5 settembre 1964, Alberto Quintiliani e Grazia Gabbarini, due giovani innamorati di Terni, si unirono in matrimonio, iniziando un viaggio di vita insieme che li ha portati, sessant'anni dopo, a rinnovare la loro promessa d'amore nella Chiesa di San Giacomo a Maiori. Questa cittadina della Costiera Amalfitana, dove Alberto ebbe il suo primo incarico da direttore di banca, è divenuta il loro rifugio estivo per oltre 50 anni, il luogo perfetto per celebrare un amore che ha superato il tempo e le sfide della vita.
"60 anni di matrimonio: nozze di diamante"
di Alberto e Grazia Quintiliani -
10 anni fa abbiamo festeggiato a Maiori presso la Collegiata di Santa Maria a Mare i nostri 50 anni di matrimonio, che è coincisa con l'analoga ricorrenza di sacerdozio di Don Vincenzo, nostro caro amico che ci fa piacere di avere ancora con noi per festeggiare questa successiva tappa dei 60 anni.
10 anni fa ci sembrava già un eccellente risultato essere riuscirti a tagliare il traguardo delle "nozze d'oro", meta ambita dalla maggior parte delle coppie. Invece noi, con l'aiuto della Madonna, a cui - come Don Vincenzo - siamo devoti, siamo riusciti ad andare oltre: abbiamo infatti arricchito il nostro palmarès della ricorrenza delle nostre nozze, con un materiale ancora più prezioso dell'oro: il diamante appunto.
Riavvolgendo l'ideale bobina del film della nostra vita insieme, iniziata 60 anni fa con il matrimonio celebrato nel lontanissimo anno 1964 nella nostra città di origine, Terni-Umbria, nella Chiesa di San Antonio, appare la storia di due ragazzi-protagonisti, Grazia ed Alberto, che all'epoca del matrimonio avevano rispettivamente poco più di 21 anni, Grazia e 25 anni, Alberto e che dopo tanti anni sono ancora insieme, in un mondo assolutamente diverso da quello di 60 anni fa, mondo che è sempre più difficile, cattivo e conflittuale, anche sul versante dei rapporti umani, di coppia e di matrimonio.
Ma qual è il segreto che è stato adottato dai protagonisti per raggiungere indenni ed insieme questo prestigioso traguardo?
Facciamo un opportuno "flashback" per rispondere alla domanda, con un opportuno aneddoto:
In quell'anno del nostro programmato matrimonio (5 settembre 1964) Grazia, stava leggendo il suo "magazine Grazia" (si chiamava così il suo giornale dell'epoca); era agosto ed il mensile che leggeva era proiettato al prossimo settembre, che per tradizione era il mese dei matrimoni. Il magazine conteneva un corposo inserto interamente dedicato agli sposi: Grazia, dal momento che noi eravamo ovviamente interessati, si mise a consultare i consigli che la rivista elargiva ai promessi sposi, sulla base dei rispettivi segni zodiacali, con l'indicazione dei segni che erano consigliati dagli "astri" per convolare a nozze, e quelli che purtroppo non lo erano.
Ovviamente facemmo subito anche noi il test del giornale, premettendo che lei, come segno zodiacale, è dell'acquario - con ascendente acquario - mentre io sono del segno del leone - con ascendente leone - quindi si trattava di segni con caratteristiche "rafforzate", ma soprattutto diametralmente contrapposte.
Alla verifica del "responso" degli astri circa le unioni consigliate e sconsigliate, con nostro profondo disappunto verificammo che i nostri segni "confliggevano" totalmente (erano praticamente agli antipodi) per cui l'eventuale matrimonio non era affatto consigliato. Incuranti del "verdetto" degli astri e fiduciosi nelle nostre scelte proseguimmo nei nostri originari programmi impostati.
Comunque, quanto "consigliato" dagli astri aveva una certa validità perché in effetti i nostri caratteri erano e sono infatti del tutto completamente diversi, anche se io preferisco utilizzare il termine "complementari"!
Tuttavia, considerando che sono 60 anni che stiamo ancora insieme, riteniamo che la scelta effettuata sia stata assolutamente saggia, perché quasi certamente la diversità dei caratteri ha rappresentato il nostro principale punto di forza, considerando che per le scelte ritenute importanti o strategiche per noi e per la nostra famiglia, Grazia ed io, abbiamo sempre avuto una assoluta condivisa concordanza di intenti: e del resto la nostra storia successiva ha confermato in "toto" la validità delle nostre scelte!
Inoltre è da riconoscere che la vera ed insostituibile "colonna portante" della famiglia è stata sempre rappresentata da Grazia che si è fatta sempre carico in prima persona, a volte anche al di sopra delle sue forze, delle problematiche operative e delle necessità della famiglia o laddove veniva richiesta la sua assistenza. E' stata inoltre sempre il sicuro punto di riferimento dei figli, nipoti, nuora ecc. anche quando non poteva contare su di me e sul mio aiuto in quanto io molto spesso per lavoro ero in giro per l'Italia.
In questi 60 anni di vita insieme abbiamo avuto la possibilità di vedere crescere e prosperare il nostro intero nucleo familiare: i nostri figli: Paolo e Daniela i nostri nipoti Niccolò, Martina e Matilde. Abbiamo quindi potuto apprezzare tutti quegli elementi positivi che si possono desiderare, considerando che alla nostra età si vive ormai di luce riflessa, nel senso che sono nostri i successi ed i traguardi che raggiungono e raggiungeranno tutti i componenti della famiglia, con in primis i nostri nipoti che ci fanno sentire orgogliosi di loro.
Una importante annotazione finale: come mai i festeggiamenti per gli anniversari di matrimonio e le varie ricorrenze hanno sempre come cornice e perno Maiori? Perché, pur essendo di nascita Umbria-Toscana, noi tutti noi consideriamo da circa 50 anni (i nostri nipoti ovviamente da meno tempo!) come nostra cittadina del cuore, di adozione e di residenza estiva, Maiori, fin da quando dal MPS fui destinato alla direzione della nuova Sede della Banca, acquisita dalla ex "Banca Cavese e di Maiori". Non va infine trascurato il fatto che il nostro viaggio di nozze di 60 anni fa ebbe come tappa importante (guarda caso!) appunto la nostra MAIORI!
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