Tu sei qui: Curiosità«Obiettivamente abbiamo i posti più belli d’Italia, da Napoli alla Costiera Amalfitana»: l’intervista di Fedez a De Luca
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 7 novembre 2023 17:00:00
Di Maria Abate
È stata pubblicata 1 giorno fa e già ha ottenuto 417.233 visualizzazioni (alle 17 del 7 novembre). Stiamo parlando dell'intervista al governatore della Campania Vincenzo De Luca, nel format "Muschio Selvaggio".
La puntata si è aperta in modo molto ironico con un filmato di De Luca che dice quanto gli facciano «schifo» i tatuaggi: accanto a lui i tatuatissimi Fedez e Davide Marra.
Fin da subito il presidente campano ha ricordato al marito di Chiara Ferragni uno dei momenti più discussi di Sanremo 2023: «quando eri avvinghiato con un mollusco e ti slinguazzavi, una zozzeria. Non lo fare più».
«Io penso che gli adulti debbano fare gli adulti, debbano dare l'esempio agli adolescenti», ha precisato. In risposta, Fedez ha osservato che «il mondo non l'hanno rovinato quelli con i tatuaggi ma quelli in giacca e cravatta». E il governatore si è detto d'accordo.
«Io credo che voi, aldilà degli impiastri che vi mettete addosso abbiate una grandissima responsabilità»: quella di influenzare positivamente i giovani, che abusano di superalcolici, assumono sostanze stupefacenti, che portano in tasca «il ferro».
A influenzare negativamente gli adolescenti, ha detto il governatore, non sono soltanto i social, ma anche le serie tv e i film che parlano di camorra: «In alcuni quartieri popolari i ragazzi hanno adottato l'abbigliamento, il linguaggio, le espressioni gergali dei personaggi interpretati nei film».
Allora Mr. Marra ha detto che «una serie tv come Gomorra non cambia l'indole di un ragazzo, lo fa se già vive in un contesto di crimininalità».
«Nemmeno io credo che muti la sostanza di un ragazzo, ma accentua alcune fragilità, tenendo conto di alcuni contesti. Poi è evidente che il tema è complicatissimo. Penso ad esempio che abbia contato moltissimo la perdita del principio di autorità: lo dimostrano le tante notizie che riportano di alunni che rovesciano il cestino dei rifiuti in testa al professore», ha spiegato De Luca.
Per Fedez sulla deriva dei giovani verso la criminalità incide anche «l'assenza dello Stato in un certo tipo di zone di Napoli: laddove lo Stato non c'è, c'è una famiglia camorrista a darti la via più facile, a garantirti denaro».
Non è mancata una menzione al suo libro di recente uscita, "Nonostante il PD": «Il mondo politico italiano è segnato storicamente dall'opportunismo e dal trasformismo: nel mio libro ricordo questa cosa: in Italia siamo capaci di fare contemporaneamente l'elogio della coerenza e dell'incoerenza. C'è un punto che delimita il trasformismo dal realismo politico ed è l'onestà intellettuale: tu puoi cambiare opinioni, ma devi avere l'onestà di dire ai cittadini italiani "Io ho cambiato opinione per questo motivo". Se non lo dici sei un trasformista».
Fedez ha poi fatto una riflessione sulla sicurezza delle città: «Napoli che da sempre è stata considerata pericolosa mi pare stia vivendo una rinascita, Milano invece è diventata invivibile. Possiamo parlare di una rivincita della Campania?».
E qui il governatore si è lanciato in un elogio alla regione che governa: «Senza esagerare, ma con molta sobrietà, direi che c'è una bella stagione che sta vivendo la Campania. Fino a qualche anno fa si parlava solo di "monnezza", di degrado, di delinquenza. Abbiamo dimostrato che c'è anche un altro Sud, quello dell'efficienza. Lo sapete che siamo la prima regione d'Italia per i tempi di pagamento dei farmaci? Siamo l'unica regione d'Italia che garantisce il trasporto gratuito agli studenti fino ai 26 anni. Siamo l'unica regione che ha istituito una legge per lo psicologo di base: oggi abbiamo centinaia di psicologi che vengono integrati nei distretti sanitari di base. Poi abbiamo un'onda di turismo perché effettivamente abbiamo un territorio meraviglioso, da Napoli alla Costiera Amalfitana. Voi andate a Ravello, a Positano, poi andate a Sorrento, a Ischia, a Procida».
Quindi una domanda spinosa da parte di Mr. Marra: «Ci sono vari procedimenti, alcuni in corso, alcuni archiviati, alcuni prescritti. Sinceramente, lei ha commesso qualche errore in cattiva fede?», gli ha chiesto, in riferimento particolare a Felice Marotta.
«È roba di 30 anni fa: Marotta era il miglior dirigente che avevamo, uno di quelli che risolveva i problemi, non te li veniva a porre. Faceva il vicesegretario comunale: hanno deciso che siccome non aveva la laurea non poteva ricoprire quel ruolo e, siccome siamo in un paese di disturbati mentali, mica pensiamo di valorizzare chi risolve i problemi? Alla burocrazia italiana interessa che le carte siano a posto, non risolvere i problemi. Per il resto assoluta tranquillità: la mia posizione è di pieno rispetto per l'autorità della Magistratura che è un bene per i cittadini, non è un privilegio di casta», ha detto De Luca, per poi ribadire la necessità di una riforma del sistema giudiziario, che preveda l'abolizione dell'abuso d'ufficio.
E subito dopo ha chiesto a "Muschio Selvaggio" di dargli una mano a condurre la battaglia per l'abolizione del numero chiuso a medicina, che secondo lui è «un meccanismo di camorra legalizzata».
A fine puntata, un inaspettato momento di commozione: «Fatti dire un'ultima cosa», ha esordito De Luca, indicando Fedez e i tatuaggi che tanto lo disgustano: «...Io avrei dovuto sfotterti per come stai combinato. Avevo invece esigenza di dirti una cosa che è strana per il soggetto, come si presenta. Tu hai avuto un'esperienza umana terribile. Tu hai affrontato un tumore, hai avuto un'operazione chirurgica, poi una seconda, hai affrontato queste prove della vita con un coraggio, con una generosità... Sei riuscito a utilizzare questi tuoi momenti difficili per dare coraggio agli altri. Hai dimostrato di essere un uomo e io ti voglio bene».
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