Tu sei qui: CuriositàIl Gonfalone del Comune di Minori torna all'antico splendore grazie a un minuzioso restauro
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 12 luglio 2023 16:52:07
Il gonfalone del Comune è stato oggetto di recenti restauri e nella giornata di oggi, 12 luglio, è pronto per essere solennemente benedetto in vista delle celebrazioni in onore di Santa Trofimena.
La ditta che si è occupata dell'intervento (la Sorem Forniture di San Pietro al Tanagro, in provincia di Salerno) ha redatto una relazione dettagliata sul restauro. Da essa si evince che il vecchio gonfalone era in cattivo stato di conservazione, «specialmente per il tessuto di supporto che aveva diversi strappi e mancanze»; era inoltre «liso in più parti» e i ricami, «eseguiti a mano in modo artistico, erano danneggiati», così come quello della palma di quercia ed alloro.
«Il lavoro è iniziato dal disegno dell'ornato del vecchio gonfalone», riprodotto «su un nuovo tessuto che a sua volta è stato bloccato su un telaio in legno. Il vecchio ricamo, una volta recuperato, è stato consolidato tramite un filato pregiato, fissato su un nuovo supporto»; sono state, poi, «ripristinate le parti logorate. Il contorno dell'antico ricamo è stato fermato con un filato dorato in oro fine, tramite un ricamo interamente a mano».
Alcuni interventi sono state necessari anche a carico dello stemma. Al suo interno «sono state sostituite le due bande di colore rosso, in quanto molto deteriorate e irrecuperabili, con un tessuto di faglia uguale al preesistente. Le due bande sono state fermate al vecchio supporto tramite un filato in seta dello stesso colore del tessuto stesso».
«Il gonfalone è stato confezionato con un gallone dorato, metallico, tipo francese, sia all'orlo che alle traversine. All'estremità è stata cucita una frangia in canutiglia metallica dorata ed all'interno è stato foderato con una fodera a colore. Pertanto il restauro è consistito nel consolidare e recuperare gli antichi ricami che sono stati trasportati su un nuovo tessuto di faglia bemberg di colore blu Savoia».
La tecnica utilizzata, precisa la ditta, si chiama riporto oppure trasporto e serve a recuperare tutto l'antico ricamo tanto da garantire il confezionamento di un "vessillo" capace di conservare l'antico aspetto ma guadagnandone in robustezza.
Nello Statuto del Comune di Minori, approvato con deliberazione consiliare n. 13 in occasione della seduta del 10 aprile 2014, negli allegati A e B sono descritti rispettivamente lo stemma e il gonfalone.
Il primo presenta uno "scudo sannitico moderno", come prescritto nel vigente Regolamento Araldico (si tratta di uno scudo rettangolare con gli angoli inferiori arrotondati). Appare nettamente bipartito in due parti. In quella superiore si osserva il busto uscente della patrona della comunità, S. Trofimena, in oro, coronata e impugnante con la destra una croce, con la sinistra la palma. Nella sezione inferiore si contano cinque fasce in cui si alternano il rosso e l'argento. Lo scudo è inoltre circondato da due rami di quercia e d'alloro, annodato da un nastro con i colori nazionali. In alto campeggia una corona formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine. Si tratta della corona prevista per i Comuni ed è leggermente diversa da quella disegnata per quelli insigniti del titolo di Città.
Il Gonfalone comunale, stando alla descrizione, consiste in un drappo rettangolare (secondo le dimensioni canoniche già ricordate) con al centro lo stemma dell'ente, sormontato dall'iscrizione centrata (convessa verso l'alto) dell'ente medesimo ("Comune di Minori"). La cravatta frangiata è costituita da un nastro tricolore, le parti metalliche, così come i ricami, i cordoni, l'iscrizione e le bullette a spirale del gonfalone sono argentate.
Fin qui quanto previsto nello Statuto Comunale. In realtà il tradizionale gonfalone del Comune di Minori presenta alcuni tratti differenti, sull'origine dei quali non è compito di queste brevi annotazioni dettagliare. Appare evidente, innanzitutto, che lo stemma comunale non risponde perfettamente alle caratteristiche presentate nello Statuto. Lo scudo centrale, sempre circondato dai rami di alloro e di quercia annodati, è pressoché identico, fatta eccezione per la presenza di una corona nella prima fascia argentata partendo dall'alto; tale corona è riprodotta anche al di sopra dello scudo; in quest'ultimo permangono le quattro pusterle (di cui solo tre visibili) in basso e si osserva la presenza nella fascia superiore di cinque torri (delle otto previste). Insomma, è in parte la riproduzione della corona prevista per i Comuni che si fregiano del titolo di Città. Del resto tale dicitura è presente anche al di sopra dello stemma. La frangia che perimetra la parte inferiore del gonfalone è di color oro, come pure i due cordoncini pendenti. In alto, infine, è annodato un nastrino tricolore con frangia color oro.
Prof. Massimo Gambardella
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