Tu sei qui: Cultura“Essere donna nell’antica Pompei”: la Mostra alla Palestra grande degli Scavi
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 17 aprile 2025 15:08:21
Essere donna: un’affermazione, ma anche un interrogativo che trova risposte diverse a seconda del momento e del contesto, non da meno nell’antica Pompei.
La scoperta delle condizioni di vita delle donne e bambine, dei numerosi aspetti della vita quotidiana e della posizione che esse occupavano nella casa e nella società romana e ancor più in una città campana quale Pompei, è il filo conduttore della mostra "Essere donna nell’antica Pompei" - dal 16 aprile 2025 al 31 gennaio 2026 presso la Palestra grande degli scavi - a cura di Francesca Ghedini e Monica Salvadori e in collaborazione con le Università di Padova, Salerno e Verona.
Con il suo straordinario stato di conservazione Pompei si pone come osservatorio privilegiato. La documentazione emersa nel corso dei quasi tre secoli di scavi è preziosa per analizzare il ruolo della donna nella società romana, argomento che in altri contesti sfugge a causa della esiguità delle testimonianze. Ma soprattutto a Pompei si può cogliere la presenza non solo di coloro che appartenevano ai vertici della società, ma anche di quella folla indistinta di persone "comuni" a cui è stata dedicata la precedente mostra "L’altra Pompei", con la quale l’attuale esposizione si pone in continuità.
Un percorso di 8 sezioni nel quale attraverso affreschi, ritratti privati e funerari, graffiti, iscrizioni ed oggetti d’uso sono documentate le diverse categorie femminili: matrone, liberte, schiave; nelle varie fasi della vita: nascita, infanzia, matrimonio, maternità, morte; e nei diversi ruoli che svolgevano nella società: dalle attività di grande rilievo sociale, economico, religioso, in cui erano impegnate le matrone di alto lignaggio e le liberte arricchite, ai mestieri di ogni genere esercitati da libere e schiave (filatrici e tessitrici, ostesse, venditrici, panificatrici, mediche, fattucchiere, prostitute ecc.).
Nella prima sala il pubblico è accolto da nomi e volti di donne, come per dare voce alla loro individualità.
Inizia, poi, il racconto che illustra, grazie al supporto di eccezionali testimonianze materiali - statue, affreschi, iscrizioni, graffiti e manufatti d’ogni genere – le donne di Pompei.
Nelle prime sale sono illustrati gli aspetti principali della vita privata, che per una matrona comprendeva la gestione delle attività domestiche e il rapporto con la servitù, ma anche l’educazione dei figli, la cura del proprio corpo e le attività svolte nel tempo libero.
Ampio spazio è poi riservato alla vita pubblica e lavorativa delle donne. Si stima cha a Pompei lavoravano fino a 100 donne nella prostituzione, molte costrette perché in schiavitù, ma non tutte. Le donne di si occupavano anche di attività di grande prestigio, con importanti ricadute sociali, come emerge nella sala dedicata alle imprenditrici ed evergeti dove sono raccontati ritratti di donne che hanno segnato il loro tempo, inaugurato nuove attività, cambiato il volto della città. Le ultime tracce del loro passaggio nella vita terrena si colgono invece nelle necropoli, dove monumenti funerari, iscrizioni e corredi restituiscono il ricordo di alcune di loro.
Il percorso si chiude con un salto nella contemporaneità che da un lato presenta i profili di alcune figure di donne che hanno dato il loro contributo alla scoperta e alla conoscenza di Pompei (Carolina Bonaparte, Wilhelmina Jashemski, Tatiana Warsher, Olga Elia), dall’altro offre ai visitatori una selezione di spezzoni cinematografici dedicati all’immagine femminile, tratti dal grande cinema d'ambientazione ispirato all'antichità romana e in particolare a Pompei.
Il contesto del Parco Archeologico di Pompei permette poi di ampliare l’esperienza della mostra, trasformandola in una vera e propria visita tematica. Il percorso espositivo, infatti, non si esaurisce all’interno della Palestra Grande, ma propone collegamenti con una serie di edifici significativi per comprendere la condizione femminile all’interno del sito archeologico. Questi edifici segnalati lungo il percorso espositivo, permettono di creare un’esperienza immersiva e interattiva per i visitatori.
Ulteriore elemento immersivo è dato dall’integrazione di podcast tematici disponibili sull’ app MyPompeii, che raccontano storie di diverse donne realmente vissute nella città di Pompei.
È possibile approfondire la storia di 8 donne e dunque incontrare Flavia Agatea ed Eumachia presso le tombe a Porta Nocera; di nuovo Eumachia presso l’omonimo edificio nel Foro; Mamia e Nevoleia Tyche presso le tombe a Porta Ercolano; Asellina al Termopolio di Asellina; Giulia Felice nei Praedia di Giulia Felice; Eutychis nel quartiere servile della Casa dei Vettii; Amaryllis presso la Casa di Marco Terenzio Eudosso. È inoltre visibile la ricostruzione di un telaio verticale, legato ad una delle attività femminili per eccellenza, nella Casa della Venere in Conchiglia.
L’obiettivo finale è quello di creare un’esperienza culturale completa, che unisca il passato e il presente in una riflessione critica sul ruolo delle donne, offrendo strumenti di comprensione non solo storica, ma anche attuale.
Maggiori info su: https://pompeiisites.org/mostre/essere-donna-nellantica-pompei/
A partire dal mese di settembre inoltre, durante le aperture serali straordinarie - nell'ambito del progetto di valorizzazione ESOPOP - si terranno una serie di letture e performance artistiche dedicate alle Donne protagoniste della mostra. La rassegna è prodotta da Casa del Contemporaneo, testi e regia a cura di Fabio Cocifoglia e Rosario Sparno.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 10046102
Napoli, 16 maggio 2025- In concomitanza della"Notte Europea dei Musei", sabato 17 e domenica 18 maggio il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa aprirà i suoi padiglioni per visite serali. Per l’occasione, il biglietto di ingresso avrà il prezzo simbolico di un euro. Durante la visita si potranno ammirare...
«Pompei è magnifica, stupenda. Sono molto contento di essere qua»: con queste parole, pronunciate all'uscita dal Municipio, il Principe Alberto II di Monaco ha espresso il suo entusiasmo durante la visita nella città vesuviana, avvenuta ieri, 15 maggio. Accolto con tutti gli onori dal sindaco Carmine...
ATRANI - Cresce l'attesa per la prima edizione della Fiera del Libro e dell'Editoria Amalfi Coast - Atrani, in programma sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2025. Due giornate dedicate alla cultura e alla promozione della lettura, inserite nel circuito nazionale "Il Maggio dei Libri", iniziativa promossa...
Salerno accoglie un tesoro senza precedenti: il Sigillo in piombo usato durante l'ultimo Conclave - che ha eletto Papa Leone XIV - per sigillare le porte della Cappella Sistina e del Palazzo Apostolico Vaticano, è tra i pezzi più rari e significativi della mostra "I Sigilli dei Papi", che sarà inaugurata...
Nel 1939, Irene Kowaliska, artista polacca di origini varsaviane, realizzò un'opera straordinaria che oggi viene finalmente portata alla luce grazie a un'apposita pubblicazione: il pavimento ceramico a grandi figure per la sala da pranzo della Villa Ricciardi, situata sulle colline di Cava de' Tirreni....