Il Vescovado Costiera Amalfitana

Nella suggestiva cornice del chiostro dell'Università del Salento, Antonio Schiavo ha ricevuto ieri il Premio Euterpe al Concorso letterario internazionale Vitruvio-Le Muse, giunto alla sua ventesima edizione. Il riconoscimento è stato assegnato al romanzo Sono tristi, di sera, le stazioni, pubblicato da Gruppo Albatros Il Filo, che ha conquistato giuria e pubblico per l'intensità del racconto e la capacità di trasformare luoghi quotidiani in spazi di memoria e riflessione.

«Ora il prossimo step - ha dichiarato Schiavo - sarà il traguardo delle 500 copie vendute, che spero di raggiungere grazie al sostegno di tanti amici e lettori».

Originario di Ravello, dove ha trascorso l'infanzia, Schiavo è nato a Salerno nel 1957 e vive oggi a Signa, in provincia di Firenze. Laureato in Scienze Politiche a Napoli, ha intrapreso una brillante carriera nelle Poste Italiane, fino a diventare dirigente nazionale nella logistica e nei servizi di corriere espresso. Parallelamente ha coltivato la passione per la scrittura, esordendo nel 1981 con il saggio Ravello come bene culturale, seguito da Beni culturali, nuove tendenze (1987).

Nel tempo la sua attenzione si è spostata verso la narrativa: nel 2015 ha pubblicato il romanzo Questa volta non è stata colpa mia, a cui hanno fatto seguito Aghi di pino (2018) e, più di recente, Sono tristi, di sera, le stazioni, opera che intreccia storie e ricordi, restituendo voce a vite sospese nei non-luoghi delle ferrovie.

Oltre alla scrittura, Schiavo collabora con riviste culturali e insegna italiano a stranieri in associazioni del territorio fiorentino. Il premio ricevuto a Lecce suggella un percorso di crescita continua, che unisce radici amalfitane e sguardo aperto al mondo.