Tu sei qui: CronacaPene tra 4 e 10 anni per i datterari accusati di aver alterato l’ecosistema marino della Penisola Sorrentina
Inserito da (Redazione LdA), venerdì 4 marzo 2022 18:00:27
Lo scorso 28 luglio, la Procura di Torre Annunziata, in sinergia con la Capitaneria di Porto, ha portato a termine la vasta operazione contro i datterari che ha visto 3 anni di indagini, appostamenti, intercettazioni e sequestri.
Allora 18 furono in tutto gli arresti notificati dalla Guardia Costiera-Capitaneria di Porto: per sette persone il giudice decise la misura cautelare del carcere mentre per i restanti undici indagati furono disposti i domiciliari.
Stando alle indagini, infatti, la banda avrebbe operato dal luglio del 2016 nel Napoletano - tra Castellammare di Stabia, Vico Equense, Piano di Sorrento, Meta di Sorrento, Sorrento e Massa Lubrense - in modo sistematico la raccolta e il commercio illegale dei datteri di mare (procedure vietate dal 1998).
A distanza di 8 mesi, rivela ANSA, si è conclusa la requisitoria del sostituto procuratore Antonio Barba, che ha chiesto pene tra 4 e 10 anni di reclusione per dodici pescatori.
L'accusa è quella di avere provocato "alterazioni irreversibili dell'ecosistema marino e del sistema costiero, danni permanenti dovuti all'escavazione ed all'asportazione di interi pezzi di roccia frammentata, morte di milioni di organismi e micro-organismi".
Le arringhe del collegio difensivo, composto dagli avvocati Chiummariello, Propenso, Romano, Giuliano e Sorrentino, inizieranno il prossimo 10 marzo.
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