Tu sei qui: CronacaTrentatré pusher arrestati in Penisola Sorrentina, rifornivano i rampolli delle famiglie «bene»
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 24 maggio 2023 11:41:19
Trentatré fornitori e pusher sono stati arrestati nella Costiera Sorrentina come risultato di un'operazione antidroga che ha coinvolto una vasta rete di traffico di droga, compresa la partecipazione del figlio di un personaggio famoso. Dopo due anni di indagini meticolose, i Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di arresto ieri, 23 maggio, all'alba, su richiesta della Procura di Torre Annunziata.
Una precedente serie di arresti avvenuta a dicembre era stata successivamente annullata per "carenza di autonome valutazioni del giudice", pertanto l'inchiesta è stata ripetuta. E così nove persone sono finite in carcere, tredici ai domiciliari (di cui sette con braccialetto elettronico), altre sette sono state sottoposte al divieto di dimora in provincia di Napoli e quattro all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per gli stessi reati contestati lo scorso dicembre.
Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Sorrento, sotto il coordinamento della Procura di Torre Annunziata guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso e dal sostituto Emilio Prisco, hanno permesso di ricostruire l'intera rete di fornitori e pusher. Gli imputati devono affrontare oltre 184 capi d'accusa, in relazione a oltre un migliaio di episodi documentati di spaccio di cocaina, marijuana e crack. Le registrazioni effettuate con telecamere, posizionate nelle vicinanze di una scala che fungeva da punto di spaccio nel centro di Vico Equense, sono state fondamentali per ottenere prove concrete.
Le indagini, iniziate nell'estate del 2020 e concluse solo nell'inverno del 2021, hanno coinvolto diverse località del Napoletano. Il traffico di droga si estendeva dalle palazzine popolari di via Sconducci a Vico Equense fino a via Tavernola a Castellammare di Stabia, Gragnano, e ancora al rione Penniniello di Torre Annunziata e al Piano Napoli di Boscoreale. Un giro d'affari che raggiungeva i 70mila euro nei fine settimana.
Durante l'indagine, è stato effettuato anche un sequestro di una pistola con munizioni, rivelando un quadro inquietante che coinvolge numerose famiglie facoltose della Penisola Sorrentina. Tra i clienti abituali di uno dei pusher, c'era anche il figlio di un professionista, il quale spendeva migliaia di euro in droga ogni mese. La cocaina era venduta principalmente agli studenti, che, a partire dal primo pomeriggio, si imbarcavano in una sorta di "processione" per raggiungere i fornitori. Questi giovani provenivano da famiglie benestanti di Sorrento, Sant'Agnello, Piano, Meta e Vico Equense.
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