Tu sei qui: CronacaScoperta la più grande fabbrica clandestina di sigarette in Europa: bunker sotterraneo sequestrato in Lazio
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 27 settembre 2025 14:31:12
Un impianto clandestino, capace di produrre oltre 7 milioni di sigarette al giorno — circa 2,7 miliardi l'anno — è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Ancona in provincia di Frosinone, a pochi chilometri da Cassino. Una fabbrica sotterranea di oltre 3.200 metri quadri, celata da un sofisticato congegno idraulico che sollevava parte del pavimento di un magazzino, rivelando un accesso segreto a quello che era a tutti gli effetti un bunker industriale.
Dall'esterno e all'interno, il capannone appariva del tutto anonimo. Ma durante la perquisizione i finanzieri hanno individuato un telecomando che, con una combinazione precisa di tasti, azionava il sollevamento meccanico di una struttura in alluminio adibita ad ufficio. Da lì, un montacarichi conduceva agli ambienti sotterranei: corridoi ordinati, gallerie collegate, impianti di illuminazione e sofisticati sistemi di aerazione che impedivano la dispersione degli odori.
All'interno, una vera e propria manifattura illecita di tabacchi: tre linee di lavorazione del tabacco e confezionamento, macchinari altamente tecnologici (essiccatori, confezionatrici, etichettatrici, sigillatrici), e oltre 150 tonnellate di sigarette di contrabbando già pronte per la distribuzione, riconducibili a noti marchi internazionali come Marlboro, Camel, Winston, Benson & Hedges, Mayfair, Jps, L&B. Sono stati rinvenuti anche enormi quantitativi di precursori: 12 milioni di cartoncini contraffatti, 15 milioni di filtri, 20 milioni di fogli laminati falsi, bobine, colla e altro materiale da packaging.
La fabbrica era in grado di produrre 5mila sigarette al minuto. Al suo interno, i finanzieri hanno trovato persino alloggi di fortuna per gli operai: 18 posti letto, bagni, docce e una sala da pranzo, oltre a un'officina per la manutenzione dei macchinari.
Il valore complessivo dell'impianto è stimato in oltre 1,75 milioni di euro. L'operazione ha portato al sequestro di beni per circa 53 milioni di euro, tra cui macchinari, due autovetture, quattro autoarticolati e l'immobile commerciale del valore di 3,6 milioni di euro. Solo le sigarette e i materiali sequestrati avrebbero fruttato sul mercato nero circa 47,4 milioni di euro.
Gli inquirenti hanno accertato un'evasione fiscale di circa 600 milioni di euro, tra Iva, dazi e accise. I proventi illeciti, secondo le perizie sui macchinari, ammonterebbero a circa 130 milioni di euro.
L'operazione, definita il più ingente sequestro di tabacchi lavorati esteri mai realizzato in Italia e in Europa, si è conclusa con un arresto e numerose denunce per contrabbando aggravato nei confronti dei soggetti coinvolti.
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